Calcio C, Rimini: "The end", il post criptico di Piscitella

“Rimini è la mia priorità”. Giammario Piscitella lo dice apertamente, senza giri di parole. Anche se nell’era dei social venerdì erano apparse un paio di stories sul suo profilo Instagram fraintendibili: la scritta “end” (fine, ndr) con gli spogliatoi biancorossi vuoti sullo sfondo e successivamente un “ciao” dalla spiaggia deserta al buio. Nessun giallo, semplicemente dopo la festa in piazza l’attaccante è tornato a casa a Torino con le figlie prima delle meritatissime vacanze in Sardegna. «Erano due storie che si riferivano alla fine di un anno che mi porterò dentro a prescindere da tutto, una sorta di ringraziamento, non un addio. Dentro la mia testa e nel cuore non vedo l’ora di ritornare, se trovassi l’accordo già domani sarei l’uomo più felice del mondo».

Piscitella, che ovviamente è corteggiatissimo anche da altre squadre, chiarisce la situazione a livello di trattativa.

«Non ci siamo ancora incontrati ufficialmente ma qualche parola c’è stata e ho capito che la volontà della società è quella che io rimanga. Rimini è la mia priorità e ci sederemo per prolungare il rapporto. Le chiamate ricevute dalla C o da piazze che vogliono tornare tra i prof. fanno sempre piacere, però il mio desiderio è restare qua. Certo, non dipende solo da me, i matrimoni si fanno in due. Tutto quello che verrà dopo è solo se non riuscirà a trovare un accordo».

L’esterno scuola Empoli e Roma classe ’93 passa a un bilancio personale di una stagione eccellente conclusa con 35 presenze, 5 gol e 8 assist.

«Sono arrivato dopo un anno non facile in cui ero finito fuori rosa a Novara per questioni contrattuali, poi è arrivato anche il Covid. Mi è stata tolta una categoria non per miei demeriti e ammetto che scendere tra i dilettanti all’inizio non è stato facile da accettare ma avevo solo un obiettivo, ovvero riprendermi ciò che in un certo senso mi era stato tolto. In un primo momento è stata dura sul piano fisico e mentale, però sentivo il massimo della fiducia: la società non ha mai fatto mancare nulla e l’allenatore è stato perfetto nella gestione. Poi fortunatamente c’è stato quello scatto nella testa che mi ha permesso di mostrare quello che sono. Il fatto che i tifosi mi scrivano in privato chiedendomi di rimanere oppure che si divertivano quando mi vedevano giocare penso sia la vittoria più importante perché significa che ho trasmesso qualcosa».

Piscitella, che alle spalle ha quasi 150 presenze in serie C, sa già cosa gli aspetta tra un mesetto: «Rispetto alla D le differenze sul piano tecnico e fisico ci sono ma sarà essenziale l’aspetto umano: quest’anno la coesione ha fatto la differenza».

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