Calcio C, Rimini, il ritorno di Biondi: "Mi sono allenato ancora più forte"

Trasformare la rabbia in energia positiva. Non ci sono alternative per il Rimini e per Kevin Biondi che rientra dopo i due turni di squalifica rimediati in seguito all’ingiusto cartellino rosso diretto rimediato nel pareggio casalingo contro la Reggiana. Da quel momento per i biancorossi solamente pareggi, sempre gol incassati e una voglia irrefrenabile di tornare a festeggiare il bottino pieno per blindare i play-off senza ritrovarsi con l’acqua alla gola nell’ultimo atto casalingo. Il centrocampista classe 1999 in prestito dal Pordenone racconta le sue quasi tre settimane trascorse ad aspettare il ritorno senza poter dare un contributo sul campo: «Ho cercato di archiviare l’episodio allenandomi oltre la soglia per dare continuità e non perdere il ritmo partita. Ho sofferto dalla tribuna contro Imolese e Fiorenzuola». Due partite accomunate non solo dal risultato, ma anche dalla rimonta avversaria. «Sono state comunque due gare diverse. Il gol subìto contro i rossoblù non è stato tanto una questione di linea disorganizzata ma del fatto che abbiamo lasciato troppo spazio a Zanini per calciare. Invece contro il Fiorenzuola il primo tempo poteva chiudersi tranquillamente 3 o 4 a 0. Il problema non è stata la ripresa sottotono, ma che non abbiamo tirato fuori la maturità giusta e se non segni non lo devi prendere. Comunque dobbiamo far tesoro di certi errori. Forse la mancanza di vittoria ci penalizza negli episodi e nella gestione della partita. Dobbiamo invertire il trend e chi è più esperto o ha vinto campionati deve dare una mano in più per sopperire alla carenza di tranquillità. Dobbiamo imparare ad andare in vantaggio senza farci rimontare». Il tempo però scarseggia: «Adesso non esiste più classifica, chiunque può collezionare risultati perché la differenza è fatta dalle motivazioni. Noi vogliamo riscattare i tre pareggi di fila e poi affrontare con slancio l’ultima gara contro l'Aquila Montevarchi e successivamente i play-off». Numerose incognite sull’Ancona che in settimana ha presentato il nuovo tecnico Donadel: «I marchigiani potrebbero anche cambiare modulo e interpreti ma dobbiamo guardare solamente in casa nostra. Mi attendo una partita di sacrificio». L’atmosfera al Del Conero sarà rovente: «Mi aspetto un ambiente infuocato, dobbiamo dimostrare il nostro valore alle persone che ci hanno sempre sostenuto nel bene e nel male. I tifosi marchigiani invece potrebbero rivelarsi degli alleati se metteranno pressione all’Ancona». Volendo c’è anche un precedente, quando però il club contro cui il Rimini giocherà domani si chiamava ancora Matelica ed era in D: «Persi contro la squadra marchigiana - ricorda Biondi - la finale di coppa Italia serie D quando ancora si chiamava Matelica (sul neutro di Latina, il 18 maggio 2019, finì 1-0 con gol di Dorato, ndr). Il mio Messina arrivava dalla grande rimonta contro il Giulianova, con un 3-2 grazie a un mio gol. Peccato per quella sconfitta e per i play-off che non riuscimmo a disputare».