Calcio C, Rimini e Tonelli: bruciano ancora i gol su palla inattiva

Una sconfitta che brucia. Simone Tonelli promuove la prestazione del Rimini a Carrara pur ovviamente non trascurando quelle tre sciagurate palle inattive che hanno costretto i biancorossi a tornare a casa con un pugno di mosche. È innegabile che con il centrocampista fanese in campo i biancorossi abbiano maggiori qualità: le capacità di lanciare l’uomo nello spazio, le abilità nel palleggio, qualche lampo di genio, sono tutte caratteristiche del repertorio che ormai Dottor Tonelli ha sempre confermato. Il Rimini però è tornato a casa con zero punti e l’analisi del centrocampista classe ’91 è piuttosto chiara.

«È una sconfitta che brucia, la squadra ha mostrato i progressi, fatto vedere un buon piglio e tenuto bene il campo. Purtroppo quando incassi tre gol su palla inattiva è impossibile vincere, soprattutto al cospetto di una Carrarese che veniva da un’ottima serie positiva».

I tre gol evitabilissimi, alcuni con errori molto gravi, sono l’hit del momento. Eppure il Rimini l’aveva anche raddrizzata con Mencagli.

«Subire il 2-1 su calcio d’angolo dopo un minuto ci ha tagliato le gambe. Quella poi è stata pure una doppia palla inattiva se pensiamo alla prima spizzata e poi al tiro di Capello davanti alla porta. Indubbiamente abbiamo delle colpe».

La Carrarese sinceramente però nel primo tempo ha mostrato superiorità e un’ottima abilità di manovra.

«I toscani pressavano alti e noi abbiamo deciso di giocare a calcio da dietro. Di fatto hanno segnato grazie a due palle inattive e noi abbiamo pareggiato, qualche nostra trama interessante si è vista. Penso che il primo tempo tutto sommato sia stato equilibrato, con il mio cross ad inizio ripresa non sfruttato avremmo potuto siglare il 2-2".

Il Rimini ha interrotto il momento magico in trasferta, un andamento di otto punti in quattro partite.

«Sapevamo di giocare due gare consecutive fuori dal Neri e, mentre a Fermo sono arrivati tre punti, domenica è stato negativo soltanto il risultato».

Tonelli è stato il migliore in campo dei suoi nell’inedito ruolo stagionale di mezzala destra. «Ancora non l’avevo mai ricoperto, il tecnico mi chiedeva di abbassarmi per fare il play e costruire gioco quindi c’è stata meno possibilità di curare la rifinitura. Mi sono trovato bene, peccato per quel palo e la relativa ribattuta di Matteo Rossetti respinta dal portiere, c’è stato un pizzico di sfortuna. Sicuramente abbiamo reagito ma non potevamo permettere di concedere tre gol su palla inattiva».

La qualificazione del Rimini ai play-off passa dal Romeo Neri (ultimamente diventato tabù) visto che i biancorossi disputeranno cinque gare in casa su otto. «Se giocheremo come domenica non avremo problemi. Intanto pensiamo alle prime tre partite contro Pontedera, Torres e Recanatese».

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