Calcio C, Pietrangeli: “Rimini, qualcosa è scattato a livello mentale”

Rimini Calcio

Chi è scaramantico potrà indossare peperoncini, fare le corna, toccare ferro e forse anche qualcos’altro. Resta una statistica però inequivocabile: da quando Nicola Pietrangeli è tornato titolare il Rimini non ha mai perso. Non solo, il bottino è di quelli succulenti: undici punti in cinque partite. Mica male per una squadra che aveva iniziato il campionato in maniera disastrosa raggiungendo il fondo della classifica e imboccato un vicolo cieco che sembrava senza fine. Invece la cura Troise sembra funzionare e senza dubbio tra i grandi artefici della difesa diventata bunker che ha incassato appena 2 gol nelle ultime cinque (sei se si considera il clean sheet pure collezionato in coppa) c’è il gigante manovale Pietrangeli.

«Il merito è collettivo – parte subito con grande umiltà il centrale romano – serve l’aiuto di tutti, dal magazziniere a quelli che lavorano dietro le quinte per la società. Aspettavo da tanto tempo il ritorno da titolare, io mi sono sempre allenato ai duemila. Sono contento del nostro rendimento, dobbiamo continuare così ma il sentiero è ancora lungo e le cose possono cambiare, sta a noi».

Maggiore compattezza

Indubbiamente il passaggio da difesa colabrodo a fortino è uno degli aspetti essenziali di questa rinascita: «La squadra è più compatta, sicuramente è scattato qualcosa a livello mentale. Nonostante i risultati negativi sapevamo il nostro valore, Troise dopo il 4-0 di Pontedera ci ha caricato sul piano caratteriale e ovviamente ha fornito il suo apporto anche per la disposizione in campo. Io penso che il modulo conti fino a un certo punto, di sicuro per me la difesa a quattro ci appartiene di più, i numeri parlano chiaro e stiamo raccogliendo i frutti».

Aver abbandonato la zona play-out non significa che adesso si possano dormire sonni tranquilli. Prima di tutto perché c’è grande equilibrio, poi perché il Rimini è atteso da un tour de force con sette partite da sabato alla sosta natalizia.

«Un mese di fuoco che potrebbe fare la differenza dal quale capiremo tante cose. Attualmente ci siamo tirati fuori dalla zona pericolante ma sappiamo che la serie C è difficile: basta un attimo per scendere così come per salire. Comunque è meglio non guardare la classifica, ogni partita è una storia a sé. Secondo me non meritavamo l’ultimo posto ma nemmeno quello attuale, poi ovvio che dovremo dimostrarlo sul campo».

Pietrangeli dovrebbe essere preso come modello di riferimento. Ieri pomeriggio infatti, mentre avrebbe potuto occupare il suo tempo libero dedicandosi a tantissime attività, se l’è preso recandosi in palestra dopo la sessione mattutina. Un vero professionista, che cura ogni dettaglio. Nel mirino intanto il fanalino di coda Fermana che avrà il dente avvelenato.

«Mi aspetto di incontrare una squadra affamata, contro l’Arezzo aveva rimontato due volte prima di perdere. Quelle che sembrano le partite più semplici in realtà sono le più complicate, non potremo sottovalutarli».

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