Calcio C, Maniero: "Gli altri si lamentano e il Rimini subisce i torti"

Non ha mai alzato la voce per protestare. Anzi, quando lo ha fatto è stato per tirare le orecchie al suo Rimini. Perchè Andrea Maniero è abituato a guardare a casa propria dove pretende il massimo impegno da allenatore e giocatori. Ma negli ultimi tempi il direttore sportivo patavino ha notato qualcosa che non gli è piaciuto anche fuori dal proprio orticello. Tradotto, gli avversari si sono lamentati e poi si è scoperto per esempio che con la Reggiana tutti gli episodi sono stati contrari, vedi il clamoroso fuorigioco non visto che poi ha portato al rigore dei granata dopo appena 53 secondi, oppure l’espulsione inspiegabile di Biondi che ha riportato in partita la squadra di Diana. Maniero poi si lamenta per i rigori non concessi a Santini: a Olbia qualche settimana fa e, a suo dire, anche sabato a Imola.

L’urlo di Maniero

Stavolta il direttore sportivo biancorosso alza la voce per difendere il suo Rimini: «Non ho mai detto nulla, ho sempre incassato anche se avrei una lista lunga di episodi non proprio favorevoli. Ma fa parte del gioco perché mi hanno sempre insegnato che senza l’arbitro non si può giocare a calcio. Però quando sento dire come sabato scorso alla fine della partita con l’Imolese che la partita è stata indirizzata allora non ci sto assolutamente perchè così si trasmette un cattivo messaggio. Non vorrei che si pensasse che è il Rimini ad essere stato favorito quando poi vai a vedere le ultime partite e scopri che non è stato così. Quando si analizza un incontro bisogna farlo a 360 gradi e non limitarsi a guardare solo quello che conviene altrimenti diventa troppo comodo. Guardate ad esempio cosa è successo a Santini: dovrò dirgli di fare meglio...».

Il messaggio al Rimini

Fine dello sfogo anche perché ora Maniero torna a guardare nel proprio orticello e sprona il suo Rimini a dare il massimo con Fiorenzuola, Ancona e Montevarchi per raggiungere i sospirati play-off: «La squadra dovrà morire sul campo in queste tre partite. Abbiamo alcuni problemi fisici ma ho sempre pensato che sul fastidio ci si passa sopra mentre sul dolore ci si ferma. Chi sta poco bene dovrà stringere i denti, chi sta bene dovrà trascinare gli altri, di solito gli uomini fanno così. Partiamo con due punti di vantaggio in questo mini torneo di tre partite e quindi l’obiettivo può essere raggiunto». Due vittorie nelle ultime sedici partite, oltre tre mesi che non si vince al Romeo Neri, un girone di ritorno da penultimo posto. Eppure la squadra di Gaburro è ancora dentro ai play-off e ha l’innegabile vantaggio di entrarci anche in caso di arrivo a pari punti con la Fermana (un pareggio e una vittoria nelle ultime due partite) e con la Recanatese (differenza reti a favore, + 5 contro -7). Insomma segnali che vanno accolti con fiducia e il calendario è tutt’altro che impossibile. Però va fatto un ultimo sforzo perché nessuno stenderà il tappetino rosso davanti al Rimini.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui