Calcio C, Laverone e un motore sempre acceso in casa Rimini

Rimini Calcio

Via i fantasmi. La vittoria a Macerata contro la Recanatese serviva come il pane per scacciare un periodo di crisi in termini di risultati che ovviamente iniziava a creare qualche campanellino di allarme. Il Rimini ha sfornato una prova intelligente in cui ha saputo sacrificarsi. Lo sa bene il capitano Lorenzo Laverone. «Era quello che speravamo dopo un mese un po’ negativo. Dovevamo riprendere il cammino, già mercoledì nel turno di coppa si erano visti segnali positivi, ci mancavano solamente i tre punti. Nelle ultime partite siamo stati un po’ sfortunati anche in termini di episodi. Adesso potremo lavorare con più serenità in vista di una gara difficile contro la capolista Reggiana». L’esterno premia l’abnegazione dei compagni in una trasferta sicuramente rognosa. «Non è stato facile, sapevamo la nostra superiorità sotto il profilo tecnico però in un campo ai limiti della condizione sarebbe potuta venir fuori una partita qualunque. Invece siamo rimasti concentrati e abbiamo costruito le occasioni anche per chiuderla prima, tuttavia senza sfruttarle. Poi ci siamo abbassati un po’ troppo per la stanchezza ma la squadra è rimasta sul pezzo e ha meritato ampiamente la vittoria».

Momento d’oro

Dal gol meraviglioso in Coppa Italia di Serie C nella gara da ex contro il Vicenza a una prestazione più in trincea anche se si è vista qualche galoppata delle sue. «Sono contento, anche se si può sempre fare di più. Adesso aspetto la rete in campionato, ma al di là di quello conta soprattutto aiutare la squadra e io mi metto a disposizione». Laverone in campo è un leader ed è il più anziano nonostante abbia 33 anni, quando è titolare porta fieramente la fascia al braccio. «Da capitano metto al servizio tutta la mia esperienza a disposizione per aiutare a formare il gruppo, è fondamentale per raggiungere i risultati e creare qualcosa a livello di squadra. Questo non è facile soprattutto dopo i numerosi cambiamenti però voglio creare positività e mi sento in dovere nei confronti della società e della piazza». Una piazza, quella di Rimini che risponde sempre presente: l’ha fatto anche a Macerata e il terzo posto nel girone come media spettatori la dice lunga. «Non ho mai giocato da avversario ma qua mi trovo molto bene. I tifosi ci stanno aiutando, adesso sta a noi continuare a fare bene e mantenere l’entusiasmo che c’è stato già nella fase iniziale». Laverone è salito da terzino a quinto di centrocampo: «Un ruolo già ricoperto in passato che può esaltare le mie caratteristiche, soprattutto quando la squadra gioca palla terra».

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