Doppio volto. Si dice che in una partita ci sono tante partite di solito. Ma anche in un campionato ci sono tanti piccoli campionati e il Rimini lo sta provando sulla propria pelle. Si vive di momenti nell’arco di nove mesi, a volte felici, a volte infelici.
Uno spasso fino al 16 ottobre
Nelle prime otto giornate la squadra di Gaburro ha avuto il piede pigiato sull’acceleratore nonostante la sconfitta interna con il Cesena al secondo turno. Un rendimento talmente altisonante da avere il miglior attacco del torneo (19 gol) con la classifica che recitava così dopo quel 5-0 rifilato alla Vis Pesaro domenica 16 ottobre: Fiorenzuola e Reggiana 18 punti, Rimini da solo a quota 16. Tanta roba per chi quest’anno indossa i panni della matricola. Tanta roba per chi comunque in estate ha mutato pelle per il 50 per cento e quindi con il rischio di andare incontro a problemi di amalgama.
Poi ultimi 20 giorni da incubo
Poi il calo così netto che va approfondito. Tutto è cominciato con la trasferta di Siena dove dopo tre vittorie consecutive con la stessa formazione Gaburro ha adottato il turn-over. Da quel momento è come se il pilota automatico fosse stato tolto di colpo. Un punto rosicchiato con le unghie e con i denti grazie a super Zaccagno, quindi le due partite casalinghe con Fermana e Carrarese che hanno portato appena 1 punto (strappato al 90’ da una prodezza di Rosso) e infine la sconfitta di misura a Pontedera. Tradotto, dal 3° posto si è passati all’8° in compagnia di Ancona e Lucchese, quindi potenzialmente potrebbe anche essere 9° o 10°. È chiaro che al momento i conti ancora tornano perché da più parti è opinione comunque che il Rimini da matricola sta facendo un buon campionato. Però questa è anche una filastrocca pericolosa in quanto si è in discesa e questo andamento va fermato altrimenti la frase “buon campionato” poi si trasforma in discreto e così via.
Solo due squadre peggio
In questi 20 giorni c’è chi ha fatto peggio e si tratta di Montevarchi che ha sempre perso e della Vis Pesaro, appena un punto, evidentemente ancora tramortita dalla cinquina incassata al Romeo Neri. Poi come il Rimini, 2 punti, si sono comportati Fermana e San Donato Tavarnelle. Insomma da un andamento da play-off, ma forse anche qualcosa di più, si è passati a una marcia da play-out e forse anche qualcosa di meno. Tutto in 20 giorni per la serie che nel calcio basta poco per passare dall’altare alla polvere. E quando gira male poi la dea bendata non si ricorda neppure di te vedi la traversa di Tanasa a Pontedera allo scadere.
Calendario favorevole
Ora in ordine ci sono Torres, Recanatese, Reggiana e Imolese. Nel complesso un calendario discreto da sfruttare a qualsiasi costo.