Calcio C, il Rimini ha 16 giocatori sotto contratto

Tirare una riga e ripartire. Al netto di quello che non è attualmente possibile prevedere (se qualcuno affiancherà il presidente Rota portando forze fresche e di conseguenza aumentando il budget), è già interessante individuare i giocatori sui quali costruire il Rimini che verrà. Una premessa è doverosa: i numerosi biennali potrebbero (sono 16), in tanti casi, rivelarsi grossi fardelli, in quanto buona parte dei giocatori (Gigli, Regini, Laverone, Haveri, Tofanari, Pasa, Rosso e Sereni, che rientrerà dal prestito al Fiorenzuola) o hanno deluso o hanno reso al di sotto delle proprie possibilità e andrebbero piazzati, cosa difficile da fare. Andrà poi capito chi sarà l’allenatore, dato ormai per certo che Gaburro è ai saluti. Non è neppure escluso che Pietrangeli, Santini e Delcarro vengano messi sul mercato per fare cassa.

Porta: Zaccagno lusso

Tra i pali Zaccagno è in scadenza e si è dimostrato di categoria superiore. La sensazione è che salirà in B. Difficile che rimanga a Rimini, soprattutto senza progetti ambiziosi. Galeotti si è rivelato un ottimo portiere di categoria (anche se deve migliorare molto nelle uscite e con i piedi) ma è di proprietà della Spal, che dopo la retrocessione potrebbe pensare di tenerselo stretto.

Difesa: Pietrangeli e Panelli i capisaldi

I continui cambi di Gaburro non hanno aiutato l’amalgama e l’identità in nessun reparto. Certo è che la difesa, palle inattive o no, è stato il reparto più deludente. Sono pochi i punti fermi: Pietrangeli dopo un avvio devastante si è eclissato e il prossimo anno non sarà più under. Merita comunque la conferma anche se ha richieste in B (il Sassuolo lo ha seguito e poi abbandonato) e la società potrebbe decidere di monetizzare. L’unico altro centrale meritevole di restare è Panelli, diventato una garanzia, tra alti e bassi comunque comprensibili. È anche uno di quei giocatori fondamentali per far ripartire l’azione dal basso e un professionista esemplare: è in scadenza, quindi andrebbe rinnovato. Haveri potrebbe avere senso solo per la carta d’identità, sempre che il Torino non lo acquisisca, affare ormai sempre più complicato visto il basso rendimento ma con la giusta ricarica potrebbe rigenerarsi e riscattarsi. Attenzione a Gigli: è arrivato a stagione in corso, spesso ha stretto i denti e questo non è passato inosservato a Maniero.

Centrocampo: Delcarro superstar

Anche a centrocampo le delusioni sono state cocenti, ma Delcarro con i suoi 8 gol è stato un attaccante aggiunto e un leader, l’ultimo a tirare indietro la gamba e uno dei pochi a metterci sempre la faccia: difficilissimo pensare a un Rimini senza di lui, offerte faraoniche a parte. Tonelli ha un altro di contratto, è una mezzala che all’occorrenza può giocare esterno, sa fare il trequartista, ha lampi di genio in costruzione, abita nelle vicinanze. Della serie, come rinforzo è un soldatino che ci sta alla grande, se poi il fisico regge per quanto concerne la continuità, ancora meglio. Sandri è stato il play che ha fatto fare il salto (seppur i risultati non abbiano dato ragione perché ormai la situazione era in picchiata) alla mediana. La certezza è che il centrocampista avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma il prossimo anno è ancora under e se dal Potenza ci potesse trovare un accordo un pensierino all’acquisto è doveroso.

Attacco: da chi ripartire

L’attacco è il reparto che merita più conferme. Per Santini parlano i 20 gol complessivi ma soprattutto la capacità di svariare per tutto il campo e non smettere mai di lottare, anche se il temperamento andrebbe un po’ forgiato: troppi lamenti, troppi battibecchi e troppe squalifiche. Sereni è un giocatore che è stato fermato dagli infortuni e dal rapporto poco idilliaco con Gaburro ma l’anno scorso ha raggiunto la doppia cifra sia di gol sia di assist ad Ancona. Lui giustamente voleva giocare ed è stato accontentato con il prestito a Fiorenzuola, ma dopo il ritorno alla casa base in estate una permanenza potrebbe essere un aiuto. Gabbianelli con il suo piede fatato e le invenzioni è un fantasista imprescindibile. Sicuramente in C non ha fatto faville come nei piani più bassi, ma le sue qualità sono indiscutibili (4 gol e 7 assist) e se solo avesse più costanza e intensità, sarebbe davvero di un altro pianeta. Vano invece tornerà al Perugia ad un passo dalla serie C. Piscitella infine ha solo un difetto: non segna mentre nell’uno contro uno, in velocità, è una freccia. Farebbe molto comodo perché in rosa nessuno ha le sue caratteristiche ma il rapporto con Maniero si è un po’ incrinato rispetto all’anno scorso.

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