Calcio C, il Rimini benedice il primo gol dalla panchina

E venne il giorno che anche la panchina ci mise lo zampino. Non era ancora successo quest’anno che chi era subentrato fosse risultato decisivo, non tanto nella prestazione quanto perché ha segnato.

La prima volta

È toccato a Simone Rosso infrangere questo tabù ed è singolare che sia capitato l’onore proprio a colui che fino adesso, soprattutto a causa degli infortuni, era apparso come un oggetto misterioso. Infatti tra assenze o rari spezzoni di gara, l’ex teramano era finito un po’ fuori dai radar. Finchè il suo destro al minuto 92 ha incenerito la Fermana che già pregustava un colpaccio ingiusto e ha fissato il risultato sul 2-2 finale. Una prodezza ancora più significativa visto che Rosso era subentrato a Regini soltanto al minuto 80 e pertanto non aveva nemmeno avuto il tempo di sudare.

Insomma la speranza è che Rosso abbia aperto per il Rimini una nuova strada in questo campionato, perché anche se in rosa non ci sono 20 titolari, però la panchina può sempre risultare decisiva in un modo o nell’altro.

Una matricola con i fiocchi

Il Rimini non solo ha il miglior attacco e il capocannoniere del campionato, ma primeggia anche in un’altra speciale classifica. Infatti i biancorossi attualmente sono la matricola migliore, visto che viaggiano ad una media di 1.80 punti a partita frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e due sconfitte. Nessuna neopromossa ha fatto meglio visto che il Novara è dietro con una media di 1.70 punti, quindi l’Arzignano occupa il gradino più basso del podio con 1.60 e via via tutte le altre iniziando dalla coppia Gelbison-Sangiuliano ferme a 1.50, passando da Giugliano (1.40), Cerignola e Torres (entrambe a 1.20) per finire a Recanatese (0.80) e San Donato Tavarnelle (0.60).

Il paradosso curioso

Dopo 9 punti in 3 partite conquistati ai danni di Alessandria, Gubbio e Vis Pesaro, non si è più visto quell’undici titolare in campo. Probabilmente è rimasto vittima della settimana piena con tre match in 7 giorni che hanno costretto Gaburro a fare il turn-over a Siena e a ripresentare 10 undicesimi di quell’undici contro la Fermana. Il prodotto non è stato lo stesso, tutt’altro, visto che sono arrivati due punti in due partite, però contro i marchigiani il pareggio è risultato un po’ stretto al Rimini anche se al contempo ha bilanciato magari quel punto molto largo conquistato nella terra del Palio.

Rimane il fatto, in definitiva, che i 18 punti conquistati in 10 partite sono tanta roba per chi è partito con l’obiettivo di salvarsi anche se ogni tanto scappa la parolina che si punta a stare nella parte sinistra della classifica fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.

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