Calcio C, Haveri fa attendere il Toro: «La mia testa è a Rimini»

Quando hai 21 anni, il telefono squilla e sai che dall’altra parte c’è la serie A che ti chiama, ecco che capisci che si sta per concretizzare il sogno che cullavi fin da quando eri bambino. Poi però si intromette la burocrazia con regole che vietano ad un extracomunitario di trasferirsi in un club professionistico prima di aver fatto un’esperienza con il club con cui ha appena vinto il campionato di Serie D per ottenere il cambio di status da dilettante a professionista. Ma Kevin Haveri non vede Rimini come un ripiego ed è felice di aver firmato un contratto triennale: «C’è stato un interesse del Torino e so che i club stanno discutendo per un mio trasferimento ai granata (che avverrà nel 2023, più facile a giugno che a gennaio, ndr). Ovviamente mi fa molto piacere ma adesso sono nel Rimini, sono contento qui e penso a fare bene in biancorosso. Di certo, occasioni come quelle di approdare in Serie A non capitano spesso e sono orgoglioso. Voglio ringraziare il direttore sportivo Maniero per avermi portato in Romagna, lo staff e il presidente Rota».

Per il frecciarossa albanese classe 2001 la nuova stagione sarà un esame importante perché in gioco c’è in primis il suo futuro. E’ normale che un rendimento non all’altezza in Serie C, categoria peraltro mai assaggiata, potrebbe anche rimettere in discussione il trasferimento (di fatto già definito in ogni dettaglio) al Torino. Impossibile dunque cullarsi sugli allori: «E’ un test molto importante per misurare le mie potenzialità, il futuro dipenderà dalle mie prestazioni. Il salto tra i professionisti è una sfida molto stimolante: affronterò giocatori con esperienza anche in palcoscenici più importanti».

Le prime impressioni sul gruppo che Maniero sta costruendo sono positive: «E’ presto per giudicare però abbiamo un bel gruppo e il ritiro a Bagno di Romagna ci servirà per conoscerci meglio. I compagni rimasti? E’ positiva la continuità, con lo staff poi mi sono sempre trovato benissimo».

Haveri sulla fascia ha sempre dimostrato potenza e velocità rivelandosi tra gli under migliori (33 presenze e 4 assist), seppur a volte si sia intravista un po’ troppa irruenza e qualche lacuna in fase difensiva: «E’ su questo secondo aspetto che devo migliorare molto, soprattutto tatticamente».

Il terzino è pronto a combattere: «Ci attende un campionato tosto, il livello sicuramente sarà più alto rispetto all’anno scorso e affronteremo squadre forti come per esempio possono essere Cesena e Reggiana».

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