Calcio C, Galeotti: "Rimini è la piazza giusta per me"

Voglia di consacrazione per Cesare Galeotti. Dopo una stagione trascorsa per la maggior parte da titolare nelle fila della Pergolettese (fuori al primo turno dei play-off), il neo portiere biancorosso cerca di proseguire il percorso di crescita tra i professionisti in una piazza decisamente più blasonata come Rimini. Il giovane portiere classe 2002 in prestito dalla Spal si è ambientato alla grande dopo due settimane di ritiro a Bagno di Romagna.
«L’impatto è stato subito molto positivo e quello che mi è rimasto impresso maggiormente è la mentalità di questa società che da neo-promossa è già ambiziosa. Il gruppo mi piace, è composto da bravi ragazzi sempre pronti ad aiutare».
Il numero uno ferrarese doc racconta il suo arrivo in biancorosso.
«Il procuratore mi ha manifestato l'interesse di diverse squadre di serie C ma Rimini mi ha trasmesso da subito sensazioni positive, poi sono approdato in una piazza molto importante dove penso si possa fare molto bene».
Galeotti racconta la prima stagione tra i professionisti in cui ha raccolto 26 presenze incassando 45 gol lasciando lo spazio a Soncin nella fase iniziale e quella finale (ultima partita giocata il 6 marzo a Lecco).
«All’inizio è stato complicato perché venivo dalla Primavera della Spal e mi dovevo calare nella mentalità di una squadra che voleva salvarsi. Diciamo che ho imparato tanto e spero che l’esperienza possa servire in futuro».
Nella Spal, società che detiene il cartellino, Galeotti è diventato un ragazzone.
«Sono arrivato a 14 anni e poi ho giocato fino alla Primavera pur avendo l’occasione di allenarmi anche con la prima squadra. Il tecnico Brunello è stato un vero punto di riferimento, mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista. Tra i portieri con cui mi sono confrontato Berisha è quello che mi ha impressionato di più».
Premesso che nel Rimini gli under non sono una priorità attualmente, Galeotti dovrà giocarsi la maglia da titolare con Zaccagno e non avrà il vantaggio della carta di identità.
«Non mi faccio mai aspettative, prendo quello che viene a seconda di come lavoro. Penso ci siano gli elementi per fare bene. Con Andrea ci deve essere una sana competizione, ci alleniamo sempre con la massima intensità poi ovvio che l’obiettivo sarà giocare il più possibile. Con lui comunque mi trovo benissimo e vista la sua esperienza c’è tanto da imparare».
Galeotti è alto 1.92 centimetri, insomma la base per volare è buona: «Mi prendo sempre tutte le responsabilità e ritengo di avere personalità. Me la cavo tra i pali e mi piace rischiare nelle uscite».
Saranno Santarcangelo e Rivazzurra i due campi nei quali si alterneranno i biancorossi. Almeno per questa settimana, poi si vedrà strada facendo.
Si comincia oggi dove all’antistadio del Mazzola la squadra di Gaburro si ritroverà alle ore 17 per preparare una settimana nella quale sarà attesa da due test. Il primo giovedì a Villa Verucchio contro la squadra locale (ore 20 con ingresso a 5 euro), il secondo domenica all’Euganeo di Padova (18.30), altro impegno quindi altisonante dopo quello svolto a Perugia. Domani invece, sempre a Santarcangelo, Gabbianelli e compagni svolgeranno una doppia seduta, al mattino alle 9.30 circa e a metà pomeriggio. Quindi da venerdì ci si sposterà a Rivazzurra dove è previsto un allenamento al mattino così come sabato.
Sotto osservazione l’attaccante Mencagli che dovrebbe tornare ad aggregarsi al gruppo dopo il problema all’adduttore che non gli ha impedito di partire per Bagno di Romagna vivendo quindi il ritiro nelle sue sfaccettature anche se ha dovuto allenarsi spesso a parte saltando il test in famiglia, quello con il Bagno di Romagna e infine la sfida di Perugia.