Calcio C, Gabbianelli: "Il Rimini valeva le prime 6"

Gian Marco Gabbianelli, che voto dà alla stagione appena conclusa?

«Più che sufficiente, abbiamo vinto il campionato di serie D e da neopromossa abbiamo centrato i play-off. C’è un po’ di rammarico perché la società ha investito tanto e penso che la squadra fosse attrezzata non dico per vincere, ma per i primi 5-6 posti. Il girone d’andata è stato molto positivo, quello di ritorno deludente, ma l’obiettivo è stato raggiunto».

Ha qualche rammarico specifico?

«I tifosi hanno criticato il nostro rendimento e va bene ma insultare così tanto penso non sia stato giusto: ci hanno detto di andare via tutti e lanciato ortaggi, non dimentichiamo che il Rimini non disputava i play-off da 14 anni. Sinceramente mi è dispiaciuto per il battibecco che ho avuto con alcuni dopo la gara persa malamente contro il San Donato, ho detto ai compagni di venir via dalla curva perché facevamo il giro-palla e avevano iniziato a insultarci al 50’, sinceramente non mi andava di prenderne altri».

Come si ricuce il rapporto con i tifosi?

«Loro ci hanno sempre fatto sentire il giusto supporto, abbiamo commesso degli errori ma l’entusiasmo si riporta con i risultati. Certamente non potremo partire nella prossima stagione con il piede sbagliato altrimenti sarà ancora peggio».

È stata fatta spesso la caccia al colpevole ma voi eravate uniti nello spogliatoio?

«La gestione del gruppo vuol dire tanto e non è stata semplice, a un certo punto si sono formati tanti gruppetti. Forse si è persa un po’ di fiducia tra noi e sicuramente con la competitività interna c’è stato qualche malumore. Speravo che con l’inizio dei play-off sarebbe cambiato qualcosa ma così non è stato».

Lei per esempio, che tra l’altro ha passato un’annata travagliata anche a livello di infortuni, per la prima volta è stato messo in discussione dopo una Serie D da insostituibile...

«Sono partito fortissimo, non ho mai avuto quei numeri tra i professionisti, in pratica a ottobre avevo già segnato tre gol e realizzato cinque assist, poi mi sono fermato. Gli infortuni non mi hanno aiutato ma non cerco alibi, anche io sono andato al di sotto delle aspettative. Ho parlato tanto con Gaburro e Maniero, non ho più 20 anni, quando non gioco spesso ho un atteggiamento sbagliato ma certe mie esclusioni nel nostro 4-3-3 non le condividevo».

In totale comunque ha chiuso la stagione con 30 presenze, 4 gol e 7 assist. Lei ha un altro anno di contratto: come si riparte?

«Più carichi di prima con tanta voglia di dimostrare che non siamo come ci hanno dipinto i nostri tifosi e se possibile migliorare la stagione appena terminata. Io qua sto bene e spero di rimanere, sono partito dal settore giovanile e ormai mi sento riminese d’adozione».

Adesso per staccare dove andrà?

«Il 4 giugno vado con Tonelli e le nostre fidanzate a Parigi, andiamo a vedere il Roland Garros e la città. Io e Simone siamo amici di vecchia data, già dai tempi in cui prendevo il treno per allenarmi nel settore giovanile del Rimini, senza dimenticare che in totale nei “grandi” abbiamo giocato assieme 4 stagioni. Poi farò una settimana in Grecia con Giulia».

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