Calcio C, al Romeo Neri c'è il frisbee: il Rimini va ad allenarsi alle 7 del mattino

Domenica mattina insolita per i giocatori biancorossi che dopo il pesante ko di Ancona hanno impostato la sveglia attorno alle 6 ma qualcuno anche prima. L’appuntamento allo stadio per l’allenamento infatti è stato anticipato alle 7 per via di una manifestazione di ultimate frisbee. Facile pensare che senza debacle Gaburro avrebbe concesso due giorni di relax visto che la prossima gara è in programma domenica al Romeo Neri contro l’Aquila Montevarchi. Più difficile ipotizzare invece l’anticipo del giorno del riposo e allenamento in quello successivo, cosa che l’allenatore veneto non ha mai fatto in due anni. Il ko di Ancona non ha risparmiato nessuno, neanche il centrocampista Mattia Sandri, comunque tra i meno peggio con le sue geometrie. «Non mi era mai successo in carriera di fare un allenamento a quest’ora, però siamo professionisti e accettiamo ogni decisione. Sinceramente non abbiamo nemmeno parlato della partita contro l’Ancona, in certi casi bisogna solo lavorare e poi erano le 7 di mattina. Sicuramente siamo molto giù di morale. Il nostro problema è legato a una questione mentale». “Ho perso le parole” cantava Ligabue, anche i tifosi e lo stesso Sandri: «Non so darmi una spiegazione se ripenso al 2-0 contro la Reggiana e poi la partita pareggiata in casa contro il Fiorenzuola. Dopo una gara come quella di sabato è persino difficile esprimersi. L’Ancona ha vinto 3-0 e il divario sarebbe potuto anche essere più largo, del resto i dorici hanno una bella squadra ma venivano da un periodo difficile e con il cambio di allenatore c’erano tutti i presupposti per giocarsela alla pari. Siamo andati sotto e, pur non disputando una bella gara, la sensazione era che c’eravamo. Abbiamo avuto anche qualche occasione con Santini. Sicuramente abbiamo commesso errori che di solito non facciamo e non c'è stata reazione, non abbiamo aggredito forte e non siamo rimasti stretti e compatti. Meriti comunque anche di due attaccanti come Spagnoli e Di Massimo che ci hanno fatto allungare molto». Una giornata dove non c’è nulla da ricordare. «C’è poco da salvare, ancor più se pensiamo che venivamo dalla settimana dopo la contestazione dei tifosi al termine della gara contro il Fiorenzuola». Il Rimini è ancora artefice del suo destino per approdare nei play-off: «Manca una partita, non dobbiamo guardare gli altri. L’Aquila Montevarchi è già retrocessa ma non ci farà stare tranquilli, in questo momento il problema è solo nostro, abbiamo troppi alti e bassi. Le mie buone prestazioni? Non ero contento dopo il 2-2 contro la Reggiana, figuriamoci adesso».

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