Da subito Motti e poi Zagrè. Quindi una spruzzata di Okaka e adesso finalmente all’elenco degli attaccanti a disposizione di Marchionni si è aggiunto pure Luciani. Ma chi c’è sempre stato è l’altro: Cristian Spini. Il cui inizio di stagione è stato sorprendente per chi non lo conosceva, entusiasmante per tutti, perché è andato oltre le migliori previsioni. In tutte le vittorie ha messo lo zampino e dopo 6 giornate il suo score parla di 3 gol (tutti decisivi nelle ultime tre giornate) e di 4 assist (uno contro il Campobasso, due contro il Bra e uno in casa del Guidonia). Solo con il Forlì non ha prodotto nulla e il Ravenna ha perso. Niente male, per uno che è arrivato come esterno destro o anche trequartista ed invece è sempre stato impiegato come seconda punta. Spini, calcolatrice alla mano, è stato decisivo in 7 delle 13 reti realizzate dal Ravenna: lo stesso numero di “impronte” sul risultato di Tenkorang, che ha messo a segno 6 gol e ha conquistato il rigore decisivo martedì a Carpi.
Bomber non per caso
Spini è stato nelle prime sei giornate del campionato giallorosso un titolare fisso, irrinunciabile, di un Ravenna che come lui è partito a mille. Qui non se l’aspettavano in molti, nonostante la serietà e le ambizioni della società. Quanto al diretto interessato, questa è la risposta: «Senza dubbio sono molto soddisfatto di avere sempre giocato titolare, ringrazio l’allenatore per la fiducia dimostrata e i compagni per il grande aiuto che mi danno, è anche grazie a loro che riesco a rendere al meglio. Voglio ripagare sul campo tutti ovviamente dando il massimo sia in allenamento che nella partita, le sensazioni sono molto positive ma siamo comunque sempre all’inizio del campionato. Le cose stanno andando bene, adesso bisogna continuare così sapendo che nessuno regala mai niente in questo campionato».
L’avvio fulmineo in termini di reti e assist comunque può aprire la porta a un nuovo obiettivo per Spini: «In carriera ho sempre segnato, ma senza mai raggiungere la doppia cifra e questo è un dato di fatto nei numeri che vorrei migliorare. Spero di riuscire a farlo già in questa stagione a Ravenna, perché l’inizio sia mio che di tutta la squadra è stato incoraggiante. Comunque siamo solo all’inizio e il tempo non manca per provarci, visto il buon avvio».
Piedi a terra
Capolista da due turni, forse a sorpresa ma di sicuro con merito, è facile dire che per il neopromosso Ravenna il difficile inizi adesso, a cominciare dalla visita di una Ternana, che, per blasone e bacino d’utenza, punta molto in alto, e che è reduce da un successo fortemente voluto, un po’ come i giallorossi hanno fatto vedere dopo l’1-1 del Carpi: «Noi dobbiamo restare concentrati solo sul Ravenna e tenere i piedi per terra: non dobbiamo mai dimenticare di essere una neopromossa».
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