Oggi sarà difficile decisamente. Però il Ravenna proverà con tutte le proprie forze a raggiungere lo stesso risultato che la società ha esibito in anticipo: la vittoria. Non può infatti essere definito in altro modo il risultato già raggiunto da una proprietà che ha avuto il merito di risollevare un ambiente sostanzialmente depresso in tempi clamorosamente brevi. In città, da qualche tempo, uno dei principali argomenti di discussione e confronto è tornato ad essere il calcio, una passione mai sopita tra lo zoccolo duro dei tifosi passati dalle forche caudine di Corticella, Bagnolo in Piano, Coriano, Misano e altra vita vissuta, ma al contrario dormiente nel resto della tifoseria giallorossa. Adesso è diverso, e i biglietti esauriti in due ore e mezzo per lo scontro odierno tra le capolista Ravenna ed Arezzo è la punta di un iceberg che si è riformato rapidamente per emergere prepotente nel mare tranquillo e immobile di qualche anno fa.
Per la testa, con la testa
Sarà quindi un Benelli pieno come un uovo, in attesa dei lavori che raddoppieranno quasi la capienza, quello che metterà oggi in palio il primato solitario oppure, in caso di pareggio, presterà il fianco all’eventuale sorpasso dello scatenato Ascoli, che giocherà domani sera a Carpi. L’attesa per la partita più importante da tanti anni è stata frenetica, ma difficilmente il gruppo di Marchionni ne risentirà in termini di prestazione. Un gruppo che continua ad allenarsi con il massimo impegno ma anche con grande serenità e che fornisce regolarmente al proprio Pigmalione la possibilità di cambiare, dall’inizio o in corso d’opera, certo di ottenere sempre da tutti il massimo indispensabile. Oggi dovrebbe iniziare l’undici di partenza di San Benedetto del Tronto, senza dimenticare comunque che Esposito è sempre una garanzia, Falbo ha gamba e condizione per fare la fascia come dall’altra parte Da Pozzo e che Motti vale comunque più di un semplice cambio. Marco Marchionni ha preparato con attenzione il match al vertice della classifica: «Non sarà una partita come le altre, però ho visto i ragazzi concentrati e consapevoli. Oltre che contenti, perché chiunque vorrebbe giocare una partita del genere. L’Arezzo è una squadra forte in tutti i reparti e merita grande rispetto anche perché è stata costruita per vincere il campionato, noi siamo contenti di giocarla davanti al nostro pubblico che sta vivendo un momento di entusiasmo. La nostra avversaria è una formazione molto bene allenata, credo che sarà comunque decisivo il rendimento dei giocatori e i toscani ne hanno sicuramente tanti molto validi. Non so in quanti si sarebbero aspettati di vedere il Ravenna in questa posizione, io ci speravo fin dal primo allenamento perché già si intuiva il valore del gruppo». Sullo scontro diretto, Marchionni chiude così: «Restando a questa gara dico che mancano ancora troppe giornate alla fine per attribuire a questa partita un’importanza maggiore di quella che ha. Quando affronti questi scontri devi evitare errori e per questo in settimana abbiamo lavorato anche sui nostri difetti, sarà comunque importante avere la testa giusta per interpretarla al meglio. E’ importante che anche chi resta fuori lavora con grande impegno per farsi valere quando gioca».
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