Mercato Ravenna, Mandorlini: “Spini via? Ha il contratto fino al 2027”

Le altissime vette della classifica non hanno destabilizzato il Ravenna inteso come proprietà, staff tecnico e giocatori, ma in compenso ha attirato l’attenzione mediatica e non su una realtà, come ha detto Ariedo Braida, quasi invisibile nel calcio italiano fino a pochi mesi fa. Parlando di mercato, ad esempio, girano da tempo voci incontrollate e assolutamente fantasiose su clamorosi quanto possibili nuovi arrivi, tanto che con i nomi ventilati si potrebbe tranquillamente comporre una squadra comprendente solo giocatori svincolati o comunque in attività che abbiano la serie A in evidenza nel proprio curriculum. Fortunatamente la voce del mese scorso riguardante Nicolas Viola era veritiera e il colpo di mercato assestato della società è notevole, adesso però è il caso di non far volare ancora la fantasia.

A posto così

Ecco perché è importante ascoltare il direttore sportivo, un giallorosso doc come Davide Mandorlini: «Manca un mese all’apertura del mercato invernale e in questo momento è normale che nel giro dei procuratori si facciano discorsi relativi a trasferimenti, sia possibili che impossibili. In questa seconda schiera metto quello di una partenza di Cristian Spini: a Ravenna il ragazzo è cresciuto rapidamente e per questo è sotto gli occhi di molti, ma escludo possa partire perché ha un contratto fino al 2027 e siamo molto soddisfatti di lui, così come non ci sono di conseguenza trattative per possibili sostituti».

Ottima notizia per i tifosi giallorossi, un po’ come l’arrivo di Viola: «Non è stato facile esporgli i nostri programmi per convincere un giocatore di questa qualità a scendere di categoria, ma come lui stesso ha dichiarato non essendoci sviluppi in Serie A ha preferito il Ravenna alla Serie B. Certamente è un elemento che andrà a migliorare la qualità della rosa, che poi è la cosa più importante della società in fase di mercato».

L’ingaggio dell’ex cagliaritano potrebbe quindi anche essere l’ultimo in fase di trattative, anche se il 31 gennaio è molto lontano. «Noi pensiamo che la rosa messa a disposizione di Marchionni sia assolutamente valida e competitiva - riprende Mandorlini - come del resto i risultati stanno dimostrando. Se a gennaio ci saranno sviluppi, magari anche in uscita se qualcuno dovesse chiedere di andare via, ci muoveremo di conseguenza, ma adesso il nostro unico pensiero è di concludere al meglio un 2025 davvero ottimo nelle prossime tre partite. Non sarà facile, perché in campionato arriverà un Pontedera imprevedibile con il nuovo allenatore e a Pesaro troveremo una formazione valida che lunedì ha messo alle corde l’Ascoli. Poi non bisogna trascurare affatto il Renate, mercoledì 10 dicembre nel quarto di finale di Coppa Italia, una manifestazione alla quale teniamo per tanti buoni motivi».

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