Il primo posto in classifica dopo 13 giornate, quando il campionato è solo a un terzo del cammino, fa oggettivamente molto piacere. Soprattutto perché il Ravenna è una formazione neopromossa. Però nessuno all’interno del club giallorosso, almeno per quanto riguarda staff societario e di rimbalzo i giocatori, si monta la testa. E’ significativo che la società, oltre ai tanti sforzi già compiuti, punti a rinforzarsi ulteriormente e si sia di nuovo affacciata sul mercato, sondando Nicolas Viola, trentaseienne centrocampista di qualità, svincolato, con 111 presenze e 15 gol in Serie A e con 277 presenze e 38 reti tra Serie B e play-off cadetti. Su Viola ci sono anche almeno un paio di squadre di Serie B e l’ex giocatore di Reggina e Cagliari sta prendendo tempo nella speranza di poter fare un ultimo ballo in Serie A. Intanto, come ha “suggerito” il direttore sportivo Mandorlini, la priorità è quella di recuperare bene Motti e di inserire di nuovo Corsinelli e Di Marco.
Mercato Ravenna, il sogno Viola continua. Braida: “Restiamo umili”
Consapevolezza e Braida
Nel frattempo, Ariedo Braida getta acqua sul fuoco. Il vicepresidente giallorosso non si è mai esaltato in modo esagerato per l’andamento della squadra e celebra il primato solitario ma con grande realismo: «Siamo senza dubbio contenti - dice Braida - ma anche consapevoli che questo sia un momento felice per il valore del Ravenna ma anche perché molte cose ci stanno girando per il verso giusto. Il Ravenna è una squadra in crescita però non per questo la migliore. Contro la Torres abbiamo vinto con merito però non è stato facile, secondo me il nostro portiere è stato il migliore in campo. Abbiamo la sicurezza di avere fatto fin qui un campionato molto positivo, l’importante però è sempre restare umili e non farci nessuna illusione, il cammino è lungo e se è facile qualche volta arrivare in alto dico che per esperienza è molto difficile restarci. E poi il nostro girone è pieno di società storiche che non possono limitarsi a campionati di medio cabotaggio: Arezzo e Ascoli lo stanno confermando, ma io voglio aggiungere anche Ternana e lo stesso Perugia che ero sinceramente convinto avrebbe fatto faticare parecchio l’Arezzo. E aggiungo anche quel Livorno che ci aspetta domenica con un allenatore nuovo e tanta voglia di riscatto: sarà sicuramente una battaglia molto impegnativa, come tutte le partite del girone».
Infine, un dato statistico: in 13 partite di campionato il Ravenna non ha mai pareggiato, proprio come Inter e Roma, in testa in serie A.
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