Marchionni: “Il Ravenna nella ripresa ha cambiato mentalità”

Poteva essere un’altra trasferta infelice per il Ravenna, questa tra l’altro lunga e faticosa. Invece alla fine del match col Guidonia sono arrivati tre punti importanti per la classifica e il morale, celebrati da Marco Marchionni con la consueta pacatezza e la solita tranquillità post partita: «Ci capita spesso di partire lenti e macchinosi e poi di riprenderci. Nel primo tempo abbiamo perso troppe palle in uscita permettendo qualche ripartenza al Guidonia, è andato molto meglio il secondo anche perché abbiamo fatto quello che avevamo provato in allenamento, ovvero muovere la palla e andare in profondità. Nella ripresa sono cambiate mentalità e atteggiamento della squadra, in questo modo abbiamo sempre trovato un terzo uomo libero e messo pressione agli avversari. Da Pozzo è entrato molto bene, a partita vista i cambi sono stati molto importanti e comunque è sempre positivo che chi entra dà sempre il massimo, perché è segnale che il gruppo è molto valido. I ragazzi mi danno molto e nessuno si lamenta mai di niente giorno dopo giorno. Io posso solo metterli in condizione di tirare fuori le caratteristiche di tutti, questo più che altro è il lavoro che debbo compiere perché da insegnare per il resto c’è poco a questo gruppo». La prima vittoria esterna in Serie C va accolta con entusiasmo, però l’allenatore nato a pochi chilometri da Guidonia è già pronto a guardare oltre: «Io penso che per fare un buon campionato bisogna vincere tra le cinque e le sette partite fuori casa, farlo oggi (ieri, ndr) è stato importante perché il Guidonia ha costruito una buona squadra e secondo me farà un bel percorso. Adesso la testa va già alla prossima partita (venerdì in notturna, al Benelli con il Perugia, ndr) perché dobbiamo dare continuità ai risultati ottenuti nelle ultime due gare».

Reazione ok

Il direttore sportivo giallorosso Davide Mandorlini archivia a botta calda con soddisfazione l’esito del match: «Siamo stati bravi nel secondo tempo a reagire come la partita richiedeva, si percepiva subito che potevamo essere sempre pericolosi e anche dopo il pareggio abbiamo continuato ad attaccare per vincere. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito nel quale tutti sono importanti e possono entrare per incidere in ogni momento della partita, come del resto abbiamo sempre pensato al momento di formare la rosa. Tanto per fare un esempio, anche l’ingresso per pochi minuti di Bianconi per difendere il risultato è stato importante».

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