Il ripescaggio del Ravenna? Ora servirebbero un paio di miracoli

La speranza di vedere il Ravenna in Serie C nella stagione 2025-2026 è, salvo un miracolo, svanita ieri. A mano a mano che uscivano i comunicati delle società ritenute a rischio e che invece risultavano regolarmente iscritte alla Serie C, il sogno-ripescaggio si è assottigliato progressivamente. Alla fine tutte le società che avevano inviato l’iscrizione, ad eccezione della Spal, sono state dichiarate idonee e dunque iscritte ai campionati di appartenenza. A questo punto il Consiglio Federale del 19 giugno, senza che il giorno prima ci siano ricorsi da analizzare, deciderà di riammettere la Pro Patria al posto della Lucchese non iscritta e di ripescare, dietro pagamento delle tasse previste, l’Inter in luogo della Spal.
Miracolo 1 e Miracolo 2
Il “salvo un miracolo” di cui sopra riguarda il Brescia, che ha tempo fino al 24 per iscriversi: per farlo dovrebbe pagare 4,3 milioni di stipendi e contributi arretrati, versare la fideiussione da 700mila euro, presentare l’accordo con il comune per l’utilizzo dello Stadio Rigamonti: tutto questo per poter mantenere la matricola, il marchio e poi ripartire dall’Eccellenza. Più che un miracolo, una vera utopia. Se il Brescia farà questo, ci sarebbe spazio per il ripescaggio del Ravenna; se il Brescia non produrrà nulla sarà riammesso in C il Caldiero. Ci sarebbe poi un’ultimissima ma remota possibilità: se la Salernitana dovesse retrocedere perdendo i play-out di B con la Sampdoria, chiederà (si è già capito) al Tar del Lazio la riammissione in B con un campionato a 21 squadre. Nel caso, potrebbe, liberarsi un posto in Serie C. Ma poi non si sa se la Lega Pro questo eventuale posto lo “coprirerebbe” e se sì come: con una riammissione o con un ripescaggio. Comunque, tutto ciò non potrà accadere prima di metà agosto.
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