Sabato notte tutta la difesa del Ravenna potrebbe avere sognato il primo pomeriggio del campionato di serie C terminato senza reti al passivo. Nella circostanza, infatti, è stato posto rimedio ad una situazione quasi paradossale, perchè all’interno di una rosa molto valida nessuno ha mai messo in discussione la qualità di un reparto difensivo quasi interamente ricostruito (il solo Esposito è rimasto) con giocatori validi e di categoria che hanno subito mostrato il loro valore.
Punto fermo
Uno di loro è Matteo Solini, unico ad essere stato sempre schierato nelle sette partite finora giocate dal Ravenna. Arrivato da Como via Mantova con un notevole bagaglio di esperienza e probabilmente soltanto perchè i lariani si sono meritati nell’estate 2024 il ritorno in serie A, Solini si è ambientato rapidamente a Ravenna: «Le sensazioni sono state positive sin dal primo giorno. Si è creato subito un gruppo affiatato e con tanta voglia di far bene. C’è il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti, quanto al fatto di non aver preso gol contro la Ternana era da un po’ che avevamo questo obiettivo e siamo contenti di esserci riusciti».
Piedi per terra
Il primato, per quanto prematuro dopo solo sette giornate, sta creando una situazione di euforia tra la tifoseria, abbacchiata ma sempre viva dopo tante stagioni difficili in serie D. Secondo Solini, però, non c’è il rischio di contagiare la squadra in questa situazione particolare: «Essere primi ci deve rendere consapevoli della nostra forza e di quello che abbiamo dimostrato. Ora sta a noi mantenere questo livello. Dobbiamo però restare con i piedi per terra, perché siamo solo all’inizio della stagione. Sono tranquillo in quanto vedo un gruppo sano, unito e motivato».
Domenica prossima, però, il Ravenna dovrà fare a meno del solito, consistente sostegno della frangia più giovane e calda della propria tifoseria: «In casa come in trasferta i nostri tifosi sono sempre la nostra arma in più. Sentiamo il calore e l’entusiasmo che si è creato e sta a noi mantenerlo vivo con i risultati. Domenica dovremo essere compatti e lottare su ogni pallone come se ci fossero anche loro».