Il Ravenna fissa un obiettivo: non prendere gol

Ultimi fuochi di campionato per il Ravenna, già certo del secondo posto, e per il Progresso, già salvo, che si sfidano alle 15 a Castelmaggiore. La differenza è che il Ravenna non ha ancora raggiunto il suo obiettivo, per avvicinare il quale dovrà vincere i play-off e sperare che al piano superiore “spariscano” due delle squadre che si salveranno.
Tornare a vincere
La gara odierna sarà una specie di amichevole, con lo sguardo giallorosso rivolto al futuro: i giocatori diffidati saranno obbligatoriamente risparmiati per non perderli in vista della semifinale play-off. Nonostante ciò Marchionni prepara la partita con la consueta determinazione: «Il Ravenna - dice il tecnico - non può permettersi un altro risultato negativo e intende riscattare la sconfitta di domenica. L’obiettivo è non prendere gol perché di recente ne abbiamo subiti troppi. C’è stato un calo in questo senso dopo la sconfitta di Forlì ma il Ravenna non deve permetterselo e il nostro obiettivo immediato deve essere questo».
L’assetto sarà inedito perché due terzi della difesa titolare oggi non giocheranno. Quanto allo spostamento dei play-off. Marchionni dice: «Il rinvio è difficile da interpretare, può aiutare per recuperare energie ma anche far staccare l’attenzione dall’obiettivo. Al momento non posso dire se ci farà bene o male, lo vedremo il 18 maggio. Comunque i ragazzi hanno sempre lavorato tanto e bene, una settimana in più potrebbe dare una mano per avere tutti al top della forma».
Contro il Lentigione, il Ravenna ha pagato gli errori di Fresia: «Non esiste un problema Fresia: lui ci ha salvato tante volte e un episodio può succedere. Da non ripetere è l’errore difensivo successo in occasione del secondo gol del Lentigione».
Venturini dovrebbe essere il vice-Esposito mentre a sinistra di candida Amoabeng. Molta scelta in mezzo anche senza Biagi e Rrapaj.
La formazione
Marchionni schiererà il Ravenna con il 3-5-2: Fresia; Agnelli, Venturini, Amoabeng; Milan, Rossetti, Mandorlini (Calandrini), Ilari, D’Orsi; Di Renzo (Manuzzi), Zagrè.
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