Il Ravenna è tornato di moda, ma com’è difficile entrare allo stadio

Un’altra prestazione splendida offerta dal Ravenna, a sei giorni di distanza da quella fornita in Coppa Italia di Serie C contro il Cittadella, ha entusiasmato un Bruno Benelli arrivato a sole 300 presenze dal tutto esaurito. Una gara che ha avuto anche l’effetto di far dimenticare i disagi e le discutibili barriere erette nella piazza antistante lo stadio e nelle zone attigue. Va bene la Serie C, vanno bene le tifoserie ospiti sempre più numerose (quando arriveranno Ascoli, Perugia... cosa accadrà? Si potrà accedere solo in elicottero?) e anche l’aumento di quella di casa, ma una volta garantito l’ordine pubblico con la dovuta presenza massiccia della polizia bisogna dire che non è bello dovere avvicinarsi al Bruno Benelli come ad un carcere di massima sicurezza.
Quanto meno togliere il divieto a biciclette e pedoni in via San Mama sarebbe una misura ragionevole. Dal canto suo la società giallorossa farà in modo di agevolare la velocizzazione delle procedure di ingresso con riconoscimento ed esibizione del biglietto o dell’abbonamento, aumentando le postazioni dedicate, però alleggerire in generale la situazione sarebbe opportuno, evitando soprattutto le gabbie in piazza o all’ingresso della curva Mero, che ricordano i maxiprocessi di mafia dell’Ucciardone.