Francesco Manuzzi, il Ravenna e il pallone posizionato sul dischetto al 90’: «Quel rigore pesava tanto»
«E adesso chi lo tira?». Se lo sono chiesto all’unisono i tremila e passa cuori giallorossi domenica al Benelli quando Branzoni di Pavia ha fischiato al 90’ il secondo rigore a favore del Ravenna. Già, perché Nappello era uscito dal campo pochi istanti dopo aver trasformato il primo penalty, quello del momentaneo 1-0 concesso 10 minuti prima. Ci ha pensato però Francesco Manuzzi, che dopo non essere riuscito a concretizzare in precedenza un paio di buone occasioni ha messo sul dischetto una sfera che in quel momento pesava come una palla medica. Anzi, anche di più.
Giustizia è fatta
«In effetti - ricorda l’ex Alcione - pesava tanto il rigore in quel momento. Dopo il vantaggio pensavamo di avere già vinto ma poi un errore aveva complicato la vita a tutti. Per fortuna sono rimasto concentrato e tutto sommato tranquillo e così è arrivato un gol da tre punti».
Fondamentale, perché mancare la seconda partita su due in casa avrebbe avuto un’influenza certamente negativa sul morale del Ravenna: «Avevamo avuto qualche problema nel primo tempo, però nella ripresa abbiamo avuto il controllo totale della gara. Il Tuttocuoio ha segnato da angolo nell’unica occasioni creata, mentre noi siamo arrivati tante volte ad un passo dal gol. Ci sono voluti due rigori per vincere, vero, però c’erano entrambi e hanno reso giustizia»,