L’anno che termina tra meno di una settimana è stato senza dubbio foriero di grandi cambiamenti nella lunga carriera di Giulio Donati. Il difensore ex Bayer Leverkusen e Monza ha infatti operato un lungo e non semplice salto in basso per sposare il progetto del Ravenna. Il risultato è stato naturalmente molto positivo per il Ravenna, che si sta giovando della qualità e dell’esperienza di Donati sia in campo che durante gli allenamenti giornalieri. E’ interessante sapere a questo proposito se anche l’esterno giallorosso ha riscontrato benefici da questa esperienza nuova e decisamente imprevedibile per lui fino alla scorsa estate.
Donati promuove il Ravenna: “Siamo primi con importanti margini di crescita”
Positivi e convinti
Il responso di Donati è favorevole su tutta la linea: «Sicuramente - dice l’eclettico ed esperto difensore - nel salto dalla Serie A alla Serie C debbo dire che il gap si sente a livello fisico e di ritmo di gioco più che di tecnica. In Serie A si gioca di più, però ho avuto modo di notare che anche nel nostro campionato si trovano partite difficili e molto equilibrate come nelle categorie superiori. All’inizio del campionato obiettivo e aspettative del Ravenna erano soprattutto quelle di mantenere la categoria, sinceramente noi eravamo positivi e convinti di fare bene fin dall’inizio e me ne sono accorto appena sono arrivato, inoltre il tecnico ha subito dimostrato di avere fiducia in questa squadra. Adesso terminiamo l’anno primi in classifica e dobbiamo essere positivi e fiduciosi per affrontare il girone di ritorno».
Serenità e unità d’intenti
Donati, poi, è tra gli interlocutori più autorevoli per esaminare eventuali margini di crescita per il Ravenna: «I margini di miglioramento sicuramente ci sono, abbiamo perso poco e pareggiato meno, quello che mi conforta è che abbiamo esaminato gli errori, sappiamo dove dobbiamo migliorare e lavoreremo su questo non appena torneremo a lavorare lunedì prossimo (nel pomeriggio a Glorie, ndr). Ai primi posti della classifica ci sono squadre concorrenti qualificate che vorranno tenere un ritmo molto alto e per questo non potremo certamente accontentarci mai».
La chiusura, e non è una novità, spetta ad uno dei punti di forza dell’attuale capolista secondo molti diretti interessati: «Il gruppo che ho trovato a Ravenna è sano e veramente unito. Quando in carriera ho avuto modo di trovare una base simile, poi i risultati sono stati sempre buoni. Inoltre, questo è un gruppo composto da ragazzi umili, che hanno voglia di lavorare e con i quali c’è una sintonia notevole, così come è grande il feeling con lo staff tecnico. Se riusciremo a continuare sulla strada intrapresa potremmo raggiungere ottimi risultati».
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