Braida dà le indicazioni al Ravenna in vista del girone di ritorno: «Serviranno umiltà e spirito di battaglia»

Natale è appena andato, dovendo però scegliere l’identikit ideale del beniamino di grandi e piccini di questi tempi i tifosi del Ravenna voterebbero senza dubbio per Ariedo Braida. L’ex dirigente di Milan e Barcellona, del resto, oltre ad essersi tuffato nella nuova avventura, lontana anni luce dai palcoscenici che aveva sempre frequentato nei decenni passati, ha portato a Ravenna una dose inestimabile di esperienza e sapienza calcistica in una società giovanissima e ambiziosa, oltre ad avere avuto (con ogni probabilità) un peso importante al momento del ripescaggio dovuto alle vicissitudini del Brescia.

Tra Ronaldinho e Campobasso

Braida è saldamente ai posti di comando aspettando un 2026 che si prospetta difficile e molto interessante per quanto ha costruito il Ravenna nel 2025, e mantiene il timone sulla rotta delle proprie convinzioni che ha trasmesso a società, staff e giocatori: umiltà e lavoro. La chiacchierata con Braida parte... dalla fine, quindi dalla foto che ritrae Ronaldinho con la sciarpa del Ravenna e preannuncia novità sui social: «Naturalmente ho visto l’immagine, anche se non sono proprio un personaggio da social network. Quello che posso dire è che il presidente Cipriani rappresenta un pochino quella che è la dimensione attuale del calcio e che Ronaldinho è il calcio. Adesso il brand Cipriani è un marchio importante a tal punto che Ronaldinho, un personaggio che non si presta a molte iniziative, ha deciso di posare mesi fa con la maglia giallorossa e ora con la sciarpa. E’ bello che un grande campione l’abbia fatto per dare lustro alla nostra società, tutto qui».

Passando al campionato che tornerà domenica prossima con la non semplice trasferta a Campobasso, Braida invece dice: «Tutti sanno come ragiono, dobbiamo avere l’umiltà di combattere e il Ravenna si trova lì perché ha dimostrato il temperamento giusto per essere all’altezza delle formazioni più forti, due delle quali sono a ridosso. Il giro di boa di un campionato rappresenta sempre una svolta, serve avere ancora umiltà e combattività per cercare di lottare fino alla fine. Non voglio fare pronostici o previsioni, conosco un po’ il calcio e a volte le cose che sembrano facili si rivelano più difficili, affrontiamo semplicemente una partita alla volta e siamo consapevoli che l’importante sarà conservare lo spirito di umiltà e di battaglia».

Occasioni di mercato

Braida è stato da sempre un esperto e qualificatissimo uomo mercato, logico adesso avere un suo parere sulle trattative in arrivo a gennaio: «L’idea del Ravenna è quella di vedere sul mercato se ci saranno occasioni interessanti, perchè è vero che può capitare sempre qualcosa ma anche che i giocatori più forti non vengano ceduti volentieri. Se troveremo qualcosa (si parla di un attaccante e di un centrocampista, ndr) per migliorare una rosa che sta dimostrando di essere già molto competitiva cercheremo di farlo. Del resto, questa società ha dimostrato sia un anno fa in Serie D che in questa stagione di volere fare cose buone e di progettare per raggiungere obiettivi importanti senza porre scadenze. Nel calcio si parla molto di programmi che poi fanno presto ad essere smentiti. Continuiamo a strutturare la società in modo sempre più solido, intanto, poi si vedrà».

Arriva Celia?

E a proposito di occasioni, il nome più caldo è quello di Raffaele Celia, in uscita dal Cesena: nel caso, Rrapaj andrebbe a fare la mezzala, con Ilari e Menegazzo in uscita.

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