Autoritario, anzi no, poco brillante: qual è il vero volto del Ravenna?

Forlì non porta bene al Ravenna, adesso è un dato di fatto. Passi per la partita della primavera scorsa, che aveva visto i padroni di casa giocare meglio e i giallorossi svegliarsi troppo tardi. Il posticipo di lunedì, invece, ha mostrato un Ravenna più intraprendente e determinato nel primo tempo ma poi poco lucido dopo il gol subìto in occasione dell’unica opportunità concessa al Forlì. Da qui a domenica terrà banco nella tifoseria giallorossa un dubbio amletico: il vero Ravenna è quello autoritario e concreto visto contro Cittadella e Campobasso oppure quello non negativo ma comunque meno brillante, soprattutto di testa, che ha perso il derby?
In costruzione
La verità forse sta in mezzo al guado, come spesso succede, però è logico che in questo momento il Ravenna debba mettere ancora a punto i meccanismi di una squadra rivoltata come un calzino e stia concretizzando molto meno di quanto prodotto in sede di manovra. Motti, infatti, ha già fatto vedere che il salto nel professionismo, novità assoluta per lui, è stato assorbito alla grande, però all’attaccante toscano manca un compagno all’altezza. Non che Spini non si sia comportato bene finora, anzi, ma non è una punta di ruolo come Luciani e tra poco Okaka, ovvero gente che oltre a conoscere la via del gol accentra le attenzioni delle difese avversarie e può distoglierle dalle marcature strette finora attuate su Motti.
La difesa preoccupa invece poco, perché le alternative ai tre attuali titolari e quindi Bianconi e Donati sono garantite. Quanto al centrocampo, unisce talento e fisicità però dovrà cercare anche di offrire alla causa un contributo in segnature che finora è arrivato solo da Tenkorang.
Rammarico Marchionni
Il tecnico laziale mette così in archivio la sua seconda sconfitta a Forlì. «Non c’è stato niente da raccogliere purtroppo, secondo me comunque abbiamo fatto una buona gara in tema di non possesso tanto che loro hanno avuto pochissime occasioni. Siamo stati meno bravi in sede di possesso invece, perché dovevamo sfruttare meglio le opportunità create. Sono dispiaciuto per il gol che abbiamo preso, arrivato su una situazione che avevamo preparato, Avremmo meritato il pareggio ma è inutile dirlo visto che abbiamo perso. Con un attaccante in più abbiamo cambiato il sistema di gioco e i ragazzi hanno risposto bene, dispiace aver perso una partita che avrebbe dato continuità agli ultimi risultati, però giocando così penso ne perderemo poche e dispiace che i ragazzi abbiano finito la gara dispiaciuti e quasi arrabbiati per non aver raccolto di più. Però era solo la seconda partita di campionato, non dobbiamo dimenticarlo».
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