Attento Ravenna: la Vis Pesaro non perde in casa da 7 mesi

Ultima partita, questa sera a Pesaro, di un 2025 senza dubbio da ricordare per il Ravenna. Come mettere la classica ciliegina sulla torta? Risposta facile, intento meno. Perché se vincessero oggi i giallorossi chiuderebbero l’anno e il girone di andata quanto meno alla pari con l’Arezzo, se i toscani vinceranno sia questa sera che tra una settimana, quando il Ravenna starà fermo per l’esclusione del Rimini. Facile a dirsi, meno a riuscirci prima di tutto per un dato statistico, cioè che allo stadio Benelli, omonimo del campo ravennate, la Vis Pesaro non perde da sette mesi. Ci sarà sempre una prima volta, questo sì. Per riuscirci, il Ravenna dovrà esprimersi in maniera più continua rispetto alle ultime uscite, perché sia con il Gubbio che con il Pontedera, ma in parte anche a Livorno, ha espresso una continuità di gioco e di manovra minore a quanto ha abituato.

Il colore Viola

Alla vigilia, insomma, quella marchigiana sarà una partita difficile ma non impossibile, contro una squadra che finora è stata a tratti alterna (molto bene con l’Ascoli, meno a Carpi) ma che sul proprio terreno sintetico è abituata a non porgere mai l’altra guancia e a fare la partita. La stessa idea meravigliosa l’ha in testa anche il Ravenna, di conseguenza c’è aria di partita aperta oltre che incerta.

Potrebbero essere decisivi gli episodi così come potrebbe essere decisiva la qualità dei singoli. Ecco perché potrebbe essere la partita di Nicolas Viola, che sta bruciando le ragionevoli tappe dopo diversi mesi lontano dai campi e può diventare la carta pesante da giocare sul piatto da qui a fine stagione.

L’inserimento di Viola a gara in corso avverrebbe dietro una punta oppure due se il risultato non dovesse soddisfare, dall’inizio invece con l’ex cagliaritano si potrà varare il 3-5-1-1 oppure il 3-4-1-2 se verrà proposto con Spini alle spalle di Luciani. Mancherà Okaka, il Re Mida della zona Cesarini, però Motti sta meglio e ne prenderà il posto per cambiare le carte in tavola in caso di necessità.

Pochi dubbi per il resto, a parte la fascia destra mediana nella quale, con Donati in difesa, Corsinelli se la gioca con Da Pozzo.

Bella squadra

La vigilia di Marco Marchionni è arrivata dopo due allenamenti sul sintetico di Faenza: «Dispiace per l’assenza di Stefano Okaka, che si è infortunato. La Vis Pesaro ha giocatori tecnici e importanti per la categoria, si vede che Stellone davvero li ha assemblati bene, in modo corale. Mi ha colpito il modo in cui si muovono, se non hanno mai perso in casa un motivo c’è e comunque sappiamo che dovremo affrontare questa partita al massimo, quasi come una finale. Sarà una partita difficile ma al tempo stesso bella e curiosa da giocare tra due squadre che non si accontenteranno. Finiamo una settimana prima delle altre squadre, speriamo di terminare bene per poi godercela di più e poi prepararci bene per la ripresa a gennaio».

Flash finale per il previsto esodo del popolo della curva Mero, con 500 tifosi attesi al Benelli: «Tanti tifosi al seguito sono come sempre fondamentali per noi e questo ci rende orgogliosi, del resto da quando io sono qua non ci hanno mai abbandonato».

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