Antonioli: “Il Ravenna ha subito trasformato la delusione in rabbia”
Otto giorni fa contro il Prato sono stati necessari al Ravenna 25 tiri per ricavarne un goal, contro la Sammaurese la truppa allenata Mauro Antonioli è andata a segno al primo tentativo verso la porta, effettuato dopo un minuto e dieci secondi. Il caso si è dunque divertito a sballottare i giallorossi da un estremo all’altro nel giro di una settimana, aprendo prima il file «partita stregata» e poi quello «partita subito in discesa».
Il tecnico del Ravenna deve commentare un’altra partita anomala, anche se questa volta in direzione positiva: «Avevo chiesto alla squadra di trasformare in rabbia la delusione di domenica scorsa e questo è certamente accaduto. Non potevamo ovviamente prevedere di riuscire ad andare in gol alla prima azione utile. Il vantaggio immediato ha avuto l’effetto di far saltare immediatamente il piano di gara della Sammaurese che non aveva sicuramente progettato di fare in campo quanto poi è stata costretta a fare. Queste due partite fanno riflettere su quanto il calcio può essere strano».
Antonioli è comunque soddisfatto del comportamento dei suoi: «Lo ero anche dopo la gara di domenica scorsa e lo sono a maggior ragione adesso, dopo una partita dove abbiamo capitalizzato al meglio quanto abbiamo creato. La lezione di queste due prime sfide è che occorre entrare subito in partita anche nella finalizzazione delle azioni pericolose».
Solo nella ripresa il Ravenna ha un po’ rallentato: «Ho insistito negli spogliatoi che occorreva continuare, ma è comprensibile che sul 3-0 lo slancio un po’ si affievolisca. Poi ci sono gli avversari: la Sammaurese ha modificato alcune cose e ha spinto con forza per cercare di risalire la china. Comunque nel secondo tempo abbiamo colpito una traversa e una palla è stata salvata sulla linea dopo che il portiere era stato dribblato. Abbiamo continuato a creare pericoli».
Un’occhiata alla classifica dopo due giornate: «Dovevamo avere sei punti e ne abbiamo solo tre, questa è la prima considerazione. Il torneo, come tutti gli anni, avrà bisogno di qualche tempo per trovare i suoi valori».
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