Il week-end per tanti è sinonimo di riposo o comunque di relax. Nonostante i grandi risultati del Ravenna, fino a sabato scorso non lo era mai stato per Francesco Joyce Anacoura, che in un modo o nell’altro non aveva mai tenuto inviolata la propria porta, anche al netto di errori mai commessi. Contro la Ternana, però, le cose sono cambiate e l’estremo difensore giallorosso ha vissuto un pomeriggio da spettatore, senza dover fare mai un intervento e toccando la palla soltanto per rinviarla o per iniziare la manovra dal basso.
Anche gli avversari
Si è trattato di un’annotazione importante per la crescita del Ravenna come lo è stata la quinta vittoria consecutiva che ha uguagliato le serie positive del miglior passato giallorosso. Anacoura ne prende atto: «Prima di tutto voglio fare i complimenti alla squadra, abbiamo giocato una partita grandiosa sotto tutti i punti di vista, meritando la vittoria. Voglio sottolineare il fatto che dopo aver segnato il gol non ci siamo abbassati e non ci sono stati assolutamente rischi per portare a casa i tre punti».
Un cambio di scena assolutamente diverso rispetto alle partite precedenti, risultati a parte: «Fino a sabato scorso avevamo sempre preso gol, ma non solo per demeriti nostri, anzi. In campo infatti ci sono anche gli avversari e si tratta di giocatori di squadre di categoria, alcune ambiziose e costruite per arrivare in alto. Vogliamo continuare a crescere e possiamo farlo, bisogna continuare a lavorare bene come stiamo facendo sotto ogni aspetto. La difesa è forte chiunque giochi, nel reparto miglioriamo di volta in volta».
Annotazione finale quasi letteraria a proposito della classifica eccellente del Ravenna: «Siamo primi, è vero, ma a settembre conta relativamente, certamente l’aspetto ci dà fiducia però bisognerebbe essere primi anche quando i fiori nasceranno. Non ci siamo disuniti dopo la partita di Forli, il gruppo è molto solido e io sono sempre stato convinto che avremmo fatto un buon campionato. Più avanti si va e più sarà difficile per come ci affronteranno gli avversari, non da neopromossa ma da squadra da prime posizioni».
Società e pubblico
La serie positiva naturalmente sta gratificando anche il lavoro della società e quindi il direttore sportivo Davide Mandorlini: «Siamo contenti, non ci aspettavamo di essere così in alto dopo sette giornate. E tutti i punti sono stati meritati, forse manca anche qualcosa visto come andò a Forlì. Bisogna stare tranquilli perché bastano due gare negative per scendere e perché adesso ci aspettano due partite difficili in campo esterno e poi l’Arezzo in casa. La vittoria più grande, però, è vedere lo stadio gremito e la curva sempre piena».
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