Rimini, un'altra figuraccia

Calcio

RIMINI. Il Rimini che doveva spaccare il campionato per il momento viene spaccato dagli avversari. In cinque giorni la squadra di Cari perde tutte quelle certezze che aveva accumulato dopo il 4-1 sull’Imolese: tre gol subiti a Este, altrettanti ieri col modesto Fiorenzuola, nove in quattro partite, un’esagerazione. E quando davanti la squadra non gira e crea zero, la prestazione tocca il livello più basso.

Masini titolare. Il dubbio che Cari aveva alla vigilia viene risolto con l’ingresso nell’undici titolare di Masini schierato sulla trequarti alle spalle di Gambino mentre Di Deo torna nella sua naturale posizione di mediano e il sacrificato è De Martino.

Passo indietro. Ci si aspetta una reazione dopo lo scivolone di mercoledì a Este, invece la partenza dei biancorossi è soporifera, specialmente nella zona centrale dove la manovra non è mai fluida e gli ospiti arrivano sempre prima sul pallone. I passaggi sbagliati non si contano e le palle giocabili per i quattro là davanti sono merce rara. E così le uniche conclusioni del Rimini arrivano dalla distanza, prima con Gambino (l’unica vera parata i Valizia), poi con Addessi che su punizione coglie la parta alta della traversa e nuovamente con il centravanti che spara da fuori senza inquadrare il bersaglio. Del Fiorenzuola nessuna traccia dalle parti di Dini, ma la squadra emiliana, ben organizzata e coperta là dietro, sfrutta il pomeriggio opaco dei padroni di casa per portare avanti il proprio compitino.

Rimini sotto. Nessuna buona nuova sul fronte biancorosso: si cerca lo sbocco sulle fasce, ma i due terzini mostrano eccessive difficoltà al momento del cross e anche dietro lasciano a desiderare. Lo conferma l’episodio del 15’ della ripresa quando su un pallone buttato in area, Moretti in ritardo affonda Franchi: rigore netto che lo stesso centravanti emiliano trasforma.

Pia illusione. Il Rimini abbozza una reazione: tanta confusione, ma almeno l’obiettivo è raggiunto, chiudere il Fiorenzuola nella sua metà campo. E al 32’ arriva il pareggio: bravo Gambino a staccare di testa, bravo Di Deo a controllare in uno spazio ristretto e a battere Valizia sottomisura. Arrembaggio finale? Tutt’altro. Il Fiorenzuola riparte e torna avanti con Casisa che sfrutta una bambola di Moretti e fredda Dini. Il quale ha parecchie colpe sul colpo dl definitivo ko, quando non trattiene una morbida conclusione da fuori di Vaccari. E dalla Curva Est arrivano i primi fischi. Tradotto, la pazienza è già finita.

 

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