Scontri al Neri, puniti i tifosi del Rimini niente biglietti per l'esordio a Scandicci

Calcio

RIMINI. Puniti i tifosi del Rimini calcio per il raid a colpi di bastoni, lanci di sassi e bottigliate di vetro subito dal gruppo di bolognesi la sera del 13 agosto, al Romeo Neri. Il colpo a sorpresa per i supporter biancorossi è arrivato dalla prefettura di Firenze, dove il Comitato di sicurezza ha deciso che, per la partita Scandicci-Rimini di domani, ci sarà «il divieto di vendita dei biglietti ai residenti della provincia di Rimini». Una decisione arrivata «dopo avere sentito il Comitato analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, che ha valutato l’incontro ad alto profilo di rischio».

La precisazione arriva dagli uffici della prefettura fiorentina, contattata al telefono, da dove spiegano: «Sulla decisione hanno inciso gli scontri violenti che si sono verificati per l’amichevole tra il Rimini e il Bologna nella amichevole dello scorso agosto, dove si sono affrontati con lanci di bottiglie e sassi gruppi di supporter, causando un fuggi fuggi generale di spettatori e famiglie presenti nello stadio».

Poco importa se in quell’occasione - come confermato anche le forze dell’ordine intervenute con lanci di lacrimogeni - c’è stato una “spedizione punitiva” da parte di una trentina di bolognesi che ha preso di mira i tifosi del Rimini. Dalla prefettura di Firenze sono irremovibili: «Ci siamo attenuti al rapporto arrivato da Roma da parte dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive che a sua volta ha chiesto al Comitato sicurezza». E a Scandicci, il questore e la società «nei servizi di vigilanza dovranno tenere conto della prescrizione». Tradotto: controlli alle biglietterie con richiesta dei documenti di identità e chi risulterà residente a Rimini sarà “respinto”.

Per i tifosi biancorossi non ci sarà quindi posto per l’esordio nel campionato di serie D, domani alle 15, al comunale di Scandicci (altro servizio a pagina 31). Saltano anche le trasferte dei tifosi, che erano già state organizzate con tanto di pullman e auto, in direzione Toscana. Dal Collettivo riminese non l’hanno presa bene, «anche perché la giornata di sabato era perfetta per la trasferta: saremmo stati un centinaio circa, in tanti si erano organizzati pure la tappa culinaria al ristorante con tanto di mangiata di bistecca fiorentina». Alla faccia dei tifosi violenti, insomma. Ma come spiega Emanuele Pironi, del Collettivo riminese, «l’aspetto che ci amareggia di più è che hanno voluto fare gli arroganti con i più deboli e sono stati zerbini con i più potenti: con lo Scandicci non ci sono mai state frizioni quindi ci hanno punito solo per gli scontri all’esterno del Neri. E lo hanno fatto solo con noi». Il riferimento è al fatto che per i cinquecento supporter del Bologna che venerdì 29 agosto sono entrati allo stadio del Perugia per il match di serie B, non c’è stato alcun provvedimento. «Ora speriamo che nessun riminese vada alla partita», conclude Pironi, «se dovessero nascere alterchi e arrivassero delle diffide, sarebbe una beffa davvero inaccettabile».

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