Il Ravenna cambia vestito: il 3-5-2 finisce nell’armadio

Calcio

RAVENNA. La sconfitta con il Teramo è stata del tutto inattesa ma, complice il fatto che tra le squadre alle spalle del Ravenna, oltre agli abruzzesi, hanno vinto solo Samb, Albinoleffe e Giana, la classifica dei giallorossi resta solida sia in chiave play-off (6 punti di vantaggio) che ovviamente play-out (11 lunghezze di margine). È naturale, però, che le tante reti al passivo arrivate di recente rappresentino un campanello d’allarme, già ascoltato da Luciano Foschi che immediatamente dopo la sconfitta di sabato ha accennato ad un cambio di modulo. Vista la composizione della rosa giallorossa, peraltro mai ampia come in questa stagione da molto tempo a questa parte, il passaggio al 4-4-2 o 4-3-1-2 sembra forse più immediato rispetto al 4-3-3. Vediamo perchè.

Tre davanti?

Il 4-3-3, infatti, esige la presenza di due attaccanti esterni, posizione nella quale sarebbero sacrificate le caratteristiche di Nocciolini, Gudjohnsen e Raffini. Potrebbe adattarsi senza problemi, invece, Galuppini, ma l’ex parmense da tempo è il più costante nel rendimento anche per la capacità di andare a giocare palla poco oltre il centrocampo e trasformarsi in trequartista: caratteristiche, come si vede, che lo sacrificherebbero una volta impiegato come esterno. In rosa, anche Siani e forse Trovade potrebbero giocare larghi nel tridente, ma fino a prova contraria l’idea non entusiasma. Tornando a Galuppini, sembra il più indicato per fare il trequartista in un 4-3-1-2 con Nocciolini e uno tra Gudjohnsen e Raffini di punta, modulo che risulterebbe di stampo comunque molto offensivo e quindi passibile di una solida copertura a centrocampo, dove potrebbe a quel punto avanzare uno tra Jidayi e Lelj. Il problema del 4-4-2, invece, potrebbe essere individuato sugli esterni, sia difensivi che di centrocampo. La catena di sinistra potrebbe essere formata da Barzaghi e Bresciani, con inserimento di Siani o Trovade in situazioni di ricerca del risultato, mentre a destra si sono alternati in stagione Pellizzari, Boccaccini ed Eleuteri. Solo quest’ultimo sembra adatto per il ruolo di esterno di centrocampo, però. Infine, il passaggio eventuale ad una difesa a quattro potrebbe richiedere la presenza di Boccaccini o Pellizzari in mezzo all’area, assieme ad uno tra Jidayi e Lelj, con il secondo di questi due giocatori di esperienza che come detto potrebbe avanzare a centrocampo. Le possibilità, come si vede, non mancano, già domenica prossima a Meda si saprà di più.

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