Calcio, Rimini, Ravenna e Imolese chiedono riforme

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RIMINI. Nel giorno in cui Gabriele Gravina si è ufficialmente candidato, davanti all’assemblea della sua Lega, a nuovo presidente della Federcalcio, il triumvirato romagnolo di serie C, composto da Rimini, Ravenna e Imolese, ha stretto un patto di collaborazione per vedere realizzate le riforme più urgenti, dal semi-professionismo ad una vera mutualità, fino al piano per il contenimento dei costi della burocrazia.

Ieri a Firenze si sono incontrati i tre presidenti romagnoli, Giorgio Grassi (Rimini), Alessandro Brunelli (Ravenna) e Lorenzo Spagnoli (Imolese) che hanno subito fatto fronte comune, come sottolinea Grassi al ritorno da Firenze: «È stata una bellissima rimpatriata tra di noi, non abbiamo alcun tipo di rivalità, non ci scontriamo sui giocatori e anzi, se possiamo collaborare, lo facciamo e lo faremo. Già conoscevo Spagnoli dall’anno scorso, con Brunelli ci siamo incontrati per la prima volta».

Poi via sul piano della battaglia politica: «Nell’assemblea si è parlato dei temi più caldi, dall’inserimento del semiprofessionismo alla riduzione dei costi, perché a questi livelli sono difficili da sostenere. E’ stato chiesto all’unanimità che il Governo si attivi per trovare risorse, tramite un decreto legge o un decreto legislativo, con il supporto anche dei parlamentari locali. Se non ci saranno le auspicate riforme entro Natale il calcio di serie C potrebbe anche non riprendere a gennaio».

Intanto nell’Assemblea di ieri sono stati eletti due nuovi consiglieri di Lega, Walter Baumgartner (presidente del Sudtirol), e Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania.

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