La Giovane Cattolica sarà in campo nell’Eccellenza. Da risolvere il nodo stadio

Calcio

CATTOLICA. Il Cattolica Calcio non perde il titolo sportivo e si tiene l’Eccellenza. Il Tribunale di Rimini ha concesso, infatti, l’esercizio provvisorio alla “Giovane Cattolica”. Arriva la tanto attesa notizia che teneva col fiato sospeso gli amministratori, cittadini e i tifosi, dopo il fallimento della società giallorossa dichiarato dai giudici riminesi lo scorso 19 luglio. Questa decisione consente alla società di poter proseguire l’attività e scongiura la cancellazione del titolo sportivo. Ciò significa che la squadra potrà partecipare al campionato di Eccellenza conquistato sul campo.

Le reazioni

Accolta con gioia dal sindaco Mariano Gennari, il presidente Francesco Visino e la curatela fallimentare questa decisione del Tribunale che ripaga del duro lavoro profuso in questi giorni da tutti per salvaguardare lo sport a Cattolica. Il primo cittadino e Visino continueranno a lavorare a testa basta insieme alla Fgic per l’avvio del campionato che ormai è alle porte. «Siamo soddisfatti di questo primo risultato raggiunto - ha commentato Gennari - ma proseguiremo nel nostro impegno per offrire a tutti gli sportivi la possibilità di godere ancora delle imprese calcistiche della loro squadra del cuore. In questo periodo ho visto tanto entusiasmo attorno a questa realtà ed allora non posso che dire: Forza Cattolica». Venerdì scorso più di 200 tifosi erano scesi in piazza, davanti al Municipio, per salvare il Cattolica Calcio. E ieri attraverso i social è arrivato anche un messaggio da parte del Vip, adottato dalla Regina, Raffaello Tonon: «Amarcord è l’onore della nostra Romagna, amarcord non deve diventare un disonore, qualcosa di brutto. E allora sostenete il Cattolica Calcio, perchè non diventi amarcord. Il Cattolica Calcio ci deve essere".

Partita stadio

Resta aperta la questione della riqualificazione dello stadio Calbi. Il Cattolica Calcio faceva parte dell’Ati che si è aggiudicata l’intervento, ma dopo il fallimento, i requisiti richiesti sono decaduti. È rimasta Limonta Sport che è orientata ad andare avanti e a cercare un altro partner all’interno dell’Ati.

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