Il Comune ha già varato il “piano D” per il Cesena

Calcio

CESENA. Un lungo comunicato emesso nella notte tra sabato e domenica a certificare la definitiva separazione delle strade di Comune e Ac Cesena. Da ieri, ci sono due percorsi diversi di calcio in città, con in ballo la revoca imminente della concessione dello stadio Manuzzi e il sindaco Paolo Lucchi che nel dubbio prepara il terreno per una nuova società in D.

Il tutto nonostante la società di serie B di fatto sia ancora in vita, con il presidente Giorgio Lugaresi che oggi ha in agenda un incontro con fiscalisti e tributaristi per verificare se l’ultimo no dell’Agenzia delle Entrate sia contestabile.

Via alle consultazioni

Tornando al Comune, la nota di ieri è uscita a firma del sindaco Lucchi, del vice sindaco Battistini e dell’assessore allo sport Castorri: «Nessuno di noi - si legge - può rassegnarsi a questa situazione di incertezza. E, mentre non tocca a noi valutare se vi siano i reali presupposti per l'iscrizione al prossimo campionato di B, così come non ci competono sentenze anticipate sui procedimenti giudiziari in corso, abbiamo il dovere di porci l’obiettivo di garantire comunque la presenza di una compagine calcistica di livello adeguato alla nostra città ed alla Romagna, qualunque cosa accada. Per questo non intendiamo lasciare nulla di intentato e non appena sarà possibile, avvieremo un percorso che ha l’obiettivo di superare velocemente il vuoto sportivo nel quale corriamo il rischio di trovarci nelle prossime settimane, creando invece i presupposti per garantire che Cesena possa continuare ad avere la propria squadra del cuore. Attiveremo quindi molto rapidamente le procedure di una “manifestazione pubblica d’interesse”, alla quale si possa da subito aderire, anche in attesa dei percorsi ordinari di amministrazione sportiva che se, attesi sino al termine in una condizione assoluta di immobilismo, potrebbero compromettere la possibilità di vedere scendere di nuovo in campo, sin dalla prossima stagione sportiva​ i colori bianconeri».

Bando e invito alle imprese

Il Comune coinvolgerà nuovamente i rappresentanti dei tifosi, che convocherà anche questa sera per un confronto. Quindi nei prossimi giorni verrà emanato un bando con un atto amministrativo per chiarire i punti cardine che dovranno essere rispettati dalle cordate interessate al Cesena in D. Se a metà luglio la Covisoc dovesse salvare l’Ac Cesena in B, allora “il piano D” tramonterebbe subito. Ma in caso di bocciatura della Covisoc, la palla passerebbe al Comune, che non vuole farsi trovare impreparato e gioca d’anticipo sui tempi tecnici, in modo da essere pronto per una assegnazione a una nuova proprietà per ripartire dalla D.

Ancora la nota di ieri: «A nostro parere, questa fase preventiva ai percorsi formali sarà importantissima, poiché chiarirà a tutti il ​cammino che dovrà portarci a​ individuare un progetto sportivo supportato da un’architettura finanziaria e gestionale credibile e trasparente; un progetto tecnico in grado di ambire a riportare, nel giro di pochissimi anni, la nostra città nella serie calcistica che ci compete e capace di ricercare un rapporto di reciproca stima e fiducia con il mondo imprenditoriale locale, nella condivisione programmatica degli obiettivi e della necessaria sostenibilità economica del club; l’organizzazione di un settore giovanile indispensabile per garantire futuro al progetto sportivo; la gestione dello stadio e dell’impiantistica collegata. Quanto alle imprese del territorio, non intendiamo “tirare per la giacca” nessuno. Le imprese che in questi anni non si sono fatte coinvolgere direttamente dall’Ac Cesena o lo hanno fatto in modo parziale, evidentemente non sono state convinte da un progetto finanziario e gestionale che in questi giorni ha confermato tutti i propri limiti. Allo stesso tempo, siamo ben consapevoli di come il mestiere di imprenditore non preveda “in automatico” il supporto ai progetti sportivi territoriali, anche a quelli più ambiziosi; ma speriamo anche che molte delle nostre imprese possano riconoscersi ed appassionarsi ad un progetto sportivo che dovrà essere d’eccellenza ed in grado di eliminare le opacità che sin troppo spesso caratterizzano il mondo del calcio, non solo a Cesena».

La commissione

Infine, sarà attivata una commissione per valutare le candidature: «Saremo affiancati - termina la nota - da un “gruppo operativo” composto da persone di provata qualità (esperti di diritto societario, gestione finanziaria, vita sportiva, dirigenti ai massimi livelli di Figc, Coni, la struttura legale del Comune di Cesena), la cui composizione già nelle prossime ore renderemo pubblica».

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