Ravenna-Palermo, è anche una questione di maglia

Calcio

RAVENNA. Simone Palermo è stato più forte della neve, ma solo fino ad un certo punto. Il nuovo acquisto del Ravenna, infatti, ha raggiunto la sua nuova destinazione nei tempi previsti giovedì scorso, incurante della neve e del traffico in tilt, ma neppure lui ha potuto fare nulla per il rinvio della gara di Salò, che sarebbe stata la prima della sua nuova avventura. Tutto posticipato a domenica prossima a Bergamo, quindi, e non è affatto detto che non sia meglio così, dal momento che Palermo potrà mettere più allenamenti nelle gambe dopo il primo assaggio effettuato sabato scorso nell’amichevole organizzata venerdì pomeriggio, non appena è stato ufficializzato il rinvio di Salò.

Prime impressioni

Palermo è stato presentato ufficialmente ieri al negozio Sporty, partner del Ravenna dal 2013 e ora anche titolare del merchandising ufficiale. «Pensavo di sentirmi peggio, sinceramente, dopo essere tornato in campo per un’ora. Ho mantenuto la condizione fisica ma è chiaro che mancava decisamente il ritmo-partita. Sono contento e sto migliorando allenamento dopo allenamento». Sul perché Ravenna, spiega: «Offerte ne avevo, anche dalla B e dalla C di vertice. Ma ho scelto di ripartire da un ambiente tranquillo e serio come Ravenna, anche perché gli ultimi due mesi all’Entella erano stati pesanti. Nessun problema con allenatore e tifosi, ma i contrasti con la società non erano appianabili e la separazione è stata la cosa migliore per tutti».

Di casa in B

Palermo è sceso di categoria dopo la rescissione firmata a fine gennaio a Chiavari, dove tra l’altro era uno dei beniamini della tifoseria ligure. In precedenza, comunque, il centrocampista romano era passato spesso dalle serie maggiori: «A Cremona sono stato bene ma poi ho scelto l’Entella per la B e anche lì è stata una bella esperienza. Di Ravenna il massimo è la maglia giallorossa, a Chiavari dovevo vestire di biancazzurro...».

Palermo, infatti, è romano di Centocelle ed è cresciuto nella Roma: «Ho avuto la soddisfazione di fare alcune panchine in A e in Champions. Di quelle esperienze il ricordo più bello è stato il gol di Totti a Marassi: averlo conosciuto è stato un privilegio».

Ora sotto con l’Albinoleffe (arbitro Raciti di Acireale, assistenti Zaninetti eTrasciatti): «Sono venuto per dare una mano alla squadra a salvarsi possibilmente senza il play-out. Ho trovato un gruppo solido».

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