E Rimini calcio, il Comune ci mette una pezza

Calcio

RIMINI. Il Rimini calcio continua a giocare la sua partita anche fuori dal terreno di gioco. Il patron Fabrizio De Meis, nell’attesa che si materializzi il miraggio dello “sceicco”, fa scendere in campo il Comune per evitare la sconfitta. Non è la prima volta, ma forse rischia di essere l’ultima. L’avvertimento, a nome e per conto dell’amministrazione, è dell’assessore comunale allo sport Gianluca Brasini: «Così non si può più andare avanti, mettendo ogni volta una toppa: serve trovare un partner solido che consenta di far uscire la società dalle secche attuali». Il rappresentante della giunta si è seduto attorno a un tavolo, assieme a De Meis, per affrontare l’ennesimo creditore e invitarlo a desistere dall’azione in difesa dei propri interessi. Stavolta c’era da convincere l’ex commercialista del Rimini che vanta dei crediti per quasi ottantamila euro. Gli è stato chiesto di revocare il pignoramento dei contributi federali della Lega Pro. Senza lo “sblocco” delle importanti risorse economiche, ormai prossime alla maturazione e pronte all’incasso, la società rischia per la prima volta di non adempiere nei termini previsti al pagamento degli stipendi entro le scadenze fissate. «Sarebbe meglio evitare - ha fatto presente Brasini al professionista - il mettersi in moto di un meccanismo deleterio che potrebbe portare via via al deferimento, alla penalizzazione e magari a conseguenze ancora più gravi». De Meis, dal canto suo, si è detto disposto a pagare all’ex commercialista quasi la metà del dovuto. Grazie alla mediazione del Comune si dovrebbe riuscire a evitare il peggio, anche se c’è da fare una corsa contro il tempo per certificare la rinuncia del creditore e consentire la cancellazione del pignoramento in Lega. Stando ai calcoli di Palazzo Garampi questa sarebbe la quarta volta che il Comune interviene a mettere una “pezza” nelle situazioni di emergenza. Un attivismo che trova l’apprezzamento dei tifosi, ma crea anche qualche mugugno tra i cittadini meno interessati alle vicende calcistiche. Sarà anche per questo che Brasini è stato chiaro anche con De Meis: «Serve un partner solido». Non gli “inglesi” della Luukap ltd che il patron vede come il fumo negli occhi, specie dopo l’azione legale che ha portato al “congelamento” del trenta per cento delle quote societarie. La controversia, su quel fronte, è nota e le parti si addebitano reciprocamente l’inadempimento degli accordi contrattuali: su chi ha ragione o chi ha torto deciderà il giudice civile al termine di una causa ordinaria. Gli avvocati di De Meis, nel frattempo, sono impegnati a trovare un accordo anche con l’imprenditore dei trasporti che ha presentato istanza di fallimento. Una prima proposta di transazione è stata respinta. Il patron biancorosso, finora, ha sempre fatto fronte alle difficoltà, tra l’altro comuni alla stragrande maggioranza delle società della Lega Pro. Nei giorni scorsi è tornato a rassicurare gli stessi giocatori. Lo “sceicco”, se c’è, batta un colpo.

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