Il Cesena è a un bivio e si affida a due figli del settore giovanile

CESENA. Sulla strada che conduce a Cesena-Entella, uno snodo cruciale verso il traguardo di maggio, non possono sfrecciare Lamin Jallow e Daniele Cacia, che, nella settimana più importante della stagione, hanno bucato le gomme autoeliminandosi dalla sfida-salvezza di domani pomeriggio. In un colpo solo, quindi, Fabrizio Castori ha perso il capocannoniere del Cesena (11 gol in stagione) e l’aspirante capocannoniere “all time” della serie B (134 reti in carriera) per un totale di 14 centri stagionali (ben 12 decisivi nel campionato in corso). Cacia e Jallow si accomoderanno quindi in tribuna e quest’anno, da quando l’uomo di Tolentino ha ereditato la panchina da Camplone, era già accaduto solo a Foggia il 16 marzo, quando Jallow era squalificato e Cacia non venne convocato per un guaio fisico. In casa, invece, sarà una prima volta assoluta. E proprio nella sfida più importante del campionato.

Linea verde (e bianconera)

Nel mazzo a disposizione di Castori, dunque, alla voce attaccanti restano appena due uomini: Gabriele Moncini, il primo riferimento centrale, e Nicola Dalmonte, professione esterno o seconda punta. Nella colonna degli attaccanti, per la gara di domani, si aggiungerà Lorenzo Babbi, lunghissimo centravanti della Primavera classe 2000 (che l’Atalanta ha già acquistato) e aggregato alla prima squadra per rimpinguare il reparto offensivo. In totale fanno 58 anni in tre per un reparto in evidente emergenza, che torna ad affidarsi stabilmente a tre ragazzi cresciuti nel settore giovanile del Cesena, che potrebbero diventare quattro qualora portasse Alessandro Carnicelli, un altro esterno offensivo classe 1999. Se a Babbi verrà chiesta una mano solo in caso di estremo bisogno, l’uomo di Tolentino per il fatturato offensivo punterà tutto (o quasi) su Moncini e Dalmonte, gli ultimi due figli del settore giovanile che ce l’hanno fatta. Sembra di essere tornati indietro di quasi 14 anni, quando il Cesena, proprio come oggi, giocava due campionati in uno per garantirsi un futuro migliore dentro e fuori dal campo. Era la stagione 2003-2004 e il debuttante Castori stava apparecchiando la tavola per i play-off di serie C, chiusi trionfalmente nel leggendario pomeriggio del 20 giugno a Lumezzane. Erano altri tempi, ci mancherebbe, ma nel primo Cesena castorizzato i figli del settore giovanile impiegati stabilmente dal tecnico marchigiano erano ben 7 (Biserni, Bernacci, Ceccarelli, Chiaretti, Confalone, Piccoli e Rea) oltre al baby prodigio Pozzi, venduto a gennaio al Milan, e a Pulzetti, che giocò qualche interessante spezzone.

Numeri

Quattordici anni dopo tocca innanzitutto alla premiata ditta Moncini-Dalmonte, i due uomini più giovani usciti dal vivaio. Il primo, che a fine mese compirà 22 anni, non segna da due mesi ma i suoi gol realizzati al Manuzzi (3) sono arrivati in occasione delle ultime due vittorie casalinghe del Cesena (capolavoro contro il Pescara, quando causò anche l’autorete di Brugman, e doppietta contro la Ternana). Il secondo è uno specialista degli assist: sono già cinque i cioccolatini scartati ai compagni (solo Laribi ha fatto meglio). Dopo un periodo di appannamento a cavallo della pausa, nell’ultimo mese Dalmonte sta crescendo e ora va a caccia di un gol che manca da più di un girone (Cesena-Foggia 3-3). Venerdì a Novara ha sbattuto contro i guanti di Montipò, domani pomeriggio proverà a rifarsi.

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