Mattia Graffiedi: “Forlì-Ravenna, che sfida, molto si deciderà al Morgagni”

Calcio

Erano quattro anni, precisamente dal campionato 2021- 2022, che due romagnole non si trovavano in competizione per salire di categoria. Allora tra Rimini e Ravenna la spuntarono i biancorossi, questa volta il confronto mette di fronte Forlì e ancora il Ravenna. Diverso il discorso in zona salvezza dove invece sono tre le romagnole invischiate nel vortice di zona retrocessione e play-out (San Marino, Riccione Sammaurese). Abbiamo chiesto a Mattia Graffiedi, ex tecnico del Forlì, di fare le carte alle romagnole alla luce del suo sguardo domenicale in giro per i campi della quarta serie per tenersi aggiornato e magari sperare nella chiamata di qualcuno.

Graffiedi, partiamo del vertice. Come finirà il campionato?

«Mi sembra chiaro che sarà una lotta Forlì e Ravenna, visto il cedimento del Tau. Penso che molto si deciderà nello scontro diretto al Morgagni. Di positivo ci sarebbe la presenza di un’altra romagnola tra i professionisti il prossimo anno».

Se dovesse sbilanciarsi?

«È difficile. Il Ravenna era partito favorito e penso abbia qualcosa in più come rosa, però il Forlì è in testa e lo merita».

Pregi e difetti del Forlì?

«Gioca a calcio e ha idee. Miramari ha fatto bene col Corticella, si sta confermando anche in una piazza più ambiziosa. È una squadra che crea tanto, l’unico limite è che a volte rischia qualcosa».

Da ex tecnico del Forlì, che consiglio darebbe a Miramari?

«Sta facendo talmente bene che non ha certo bisogno dei miei suggerimenti. Deve continuare per la sua strada come ha fatto sino ad ora».

Pregi e difetti del Ravenna?

«È una squadra solida, rischia poco, ha individualità in tutti i reparti con giocatori che possono cambiare la partita. Con l’arrivo di Marchionni non ha mai perso in campionato. I risultati parlano da sè».

Passiamo all’Imolese: conquisterà i play-off?

«Sono alla portata. Ha avuto alti e bassi come è normale che sia in una stagione. Gioca un buon calcio e ha ottenuto importanti risultati con le grandi».

Passiamo a una lotta salvezza molto aperta.

«Vedo molto male il Fiorenzuola e adesso anche lo Zenith Prato per i punti di penalizzazione. Paradossalmente delle romagnole la Sammaurese, che è quella messa peggio, secondo me ha più possibilità di salvarsi: è una squadra viva, da gennaio ha una rosa competitiva, sta portando a casa risultati importanti».

Il San Marino?

«È una squadra imprevedibile. Ultimamente pareva in grande difficoltà e invece è risorta con una grande vittoria a Prato. Ha giocatori che possono fare la differenza, deve solo trovare continuità».

Passiamo allo United Riccione.

«In poco tempo ha rivoluzionato tutto. Quando c’è tanto caos è difficile lavorare per allenatore e giocatori. Se conquista i play-out fa una impresa».

Una squadra che l’ha sorpresa?

«Il Progresso. Francamente non mi sarei aspettato risultati simili».

La delusione?

«Il Piacenza. Sono certo che si salverà ma ha una rosa non certo da quelle posizioni di classifica».

Se fosse in panchina quali sono i primi due giocatori che chiederebbe?

«In difesa Esposito del Ravenna, in attacco Formato del Cittadella. Sono giocatori di categoria che hanno nell’esperienza e nella continuità la loro forza».

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