Calcio D, Altomonte acquisirà mai l’Imolese da Vocaturo?

Certezze in campo, incertezze fuori. Per fotografare il momento attuale dell’Imolese non c’è altro modo che scindere quanto sta avvenendo all’interno del rettangolo di gioco da quanto sta accadendo (anzi, non è accaduto...) fuori: alla “solita” mancanza di novità a livello societario stanno infatti facendo da contraltare le buone notizie provenienti dal campo, dove la squadra di D’Amore viaggia a passo convinto sia in Coppa che in campionato. Un campionato in cui, è bene tenerlo sempre presente, i rossoblù stanno giocando per le penalizzazioni legate a violazioni amministrative della precedente proprietà. Ecco allora che non si può mai dimenticare che quanto accade fuori può alla fine influenzare un’intera stagione.

Una stagione che era cominciata il 18 luglio con la presentazione della “nuova era” nella quale Domenico Altomonte sarebbe dovuto diventare proprietario e presidente dell’Imolese con Sandro Di Benedetto come uno dei due vice (l’altra è Marion Bratz, compagna di Altomonte). Ebbene, sono passati 3 mesi e al momento è Nicola Vocaturo a detenere il 70% della società (cedutogli lo stesso 18 luglio dalla Futbola Investicija di Savini con quello che, in Camera di Commercio di Bologna, è l’ultimo atto “visibile” di cessione di quote) per un passaggio che a luglio sembrava dover essere provvisorio ma che alla fine potrebbe addirittura diventare definitivo. Sì, definitivo: è passato infatti un altro mese senza nessun seguito alle dichiarazioni post-Aglianese di Altomonte («base solida, entro il 30 settembre annunceremo il nuovo organigramma»). Dichiarazioni che due settimane dopo, nel post-Sammaurese, Savini corresse in «questa settimana ci sarà il passaggio delle quote», con Altomonte che non volle rilasciare dichiarazioni salvo poi farlo tre giorni dopo a un settimanale locale. Eppure niente è cambiato. Il passaggio di quote che non avviene, il nuovo organigramma che non esiste: certo, il presidente non è detto debba anche essere proprietario, ma quando si è sbandierato ai quattro venti ciò che doveva accadere e non è ancora accaduto non resta altro che chiedersi il perché. Altomonte è sempre presente e vicino alla squadra in ogni partita ma per il momento non ha ancora preso in mano la situazione, né acquisito l’Imolese con quella Barilla Farmaceutica (società di commercio all’ingrosso di profumi e cosmetici) che ha sede a Padova e della quale è titolare. L’impresa individuale Barilla Farmaceutica, come risulta dal Registro delle Imprese, è l’unica azienda attiva nella scheda di Altomonte, che risulta come liquidatore della Barilla Immobiliare srl (intermediari nella mediazione immobiliare, nomina come liquidatore nel 2006) mentre è amministratore unico della Al.Ba. Sport srl, impresa che risulta inattiva.

Il “carnet” di Altomonte si aggiornerà con l’Imolese? Prima o poi a questa domanda servirà una risposta con i fatti, visto che le parole rischiano di dissolversi nell’aria come una spruzzata di profumo al bergamotto.

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