Lo scippo al Forlì e a Babbi tolti e punti e gol contro la Pistoiese

La Pistoiese è stata la sua vittima preferita. Lorenzo Babbi, infatti, l’ha infilzata sia all’andata sia al ritorno, adesso, però, con l’esclusione della società toscana dal girone D di serie D, è come non fosse mai accaduto nulla. «Peccato perché erano state due reti decisive - commenta il centravanti biancorosso - in classifica sono già sceso a 5 centri ma per me contano quelli sul campo e quindi me ne attribuisco comunque 7. Al di là del discorso personale, si tratta di una vicenda che condiziona in maniera pesante il campionato».

Una delle squadre più colpite è proprio il Forlì: «Abbiamo perso 6 punti guadagnati con fatica: all’andata infatti abbiamo affrontato una Pistoiese a pieno organico, cogliendo una grande vittoria, mentre al ritorno, pur non essendo più così competitiva, si era comunque riorganizzata. Certe situazioni non dovrebbero accadere».

I Galletti sono quindi passati dall’avere i play-off virtualmente in tasca a doverseli sudare nelle ultime tre giornate. E domenica i biancorossi si troveranno davanti un Carpi che, grazie alla nuova classifica, in caso di vittoria festeggerà la promozione con due giornate d’anticipo: «Sicuramente incontreremo una capolista super motivata, ma pure noi lo siamo. I play-off sono il nostro traguardo e siamo più che mai determinati a raggiungerli. Non credo quindi ci saranno ripercussioni negative a livello mentale anzi avremo ulteriori stimoli».

A Babbi, in particolare, il Carpi evoca bei ricordi visto che all’andata fu il match-winner, pur disputando solo l’ultimo spezzone di gara. Nel post partita, a chi gli chiedeva se preferiva entrare e andare a segno, o essere titolare ma senza gol, aveva risposto: «Giocare e segnare». Domenica, quindi, ha chiuso il cerchio: per la seconda volta di fila in campo dall’inizio, ha realizzato il 3-0 che ha definitivamente affondato il Victor San Marino. Un gol fortemente voluto: il corner da cui è nato, infatti, se lo è procurato lui stesso, con un bel diagonale respinto sul fondo da Pazzini. «Sull’angolo Gaiola mi ha detto di andare sul primo palo. Merlonghi, dalla bandierina, ha messo una palla che bastava sfiorare, io l’ho appena toccata, anticipando di testa il mio marcatore ed è entrata».

Magari non è stato pesante come altri centri ma «per un attaccante qualsiasi gol è importante, non solo quello che ti fa vincere la partita, anche il quarto di un 4-0».

Senza alcuni errori sotto porta, poi, il suo score stagionale sarebbe stato anche migliore. «I rimpianti si hanno quando non dai il massimo. Se sei in pace con la tua coscienza, può pure capitare di fallire un gol o una lettura difensiva. Detto questo, sono il primo a pensare che potrei fare di più. Pretendo molto da me stesso: cercherò di lavorare sulle mie qualità e migliorare, soprattutto dal punto di vista della concretezza».

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