Il trasformista Macrì e un super Forlì: “La vittoria è un’iniezione di fiducia”

A Verona, il Milan perse due scudetti, il Forlì, invece, ha trovato le prime certezze. Dopo un precampionato altalenante, in casa della Virtus Verona i Galletti hanno vinto e convinto, imponendosi 2-3 e ottenendo così il pass per il secondo turno di Coppa Italia serie C, dove troveranno l’Arzignano. Un successo, quello di domenica, firmato da tre dei principali protagonisti della passata stagione: Farinelli, Petrelli e Macrì.
Il freddo Macrì
«Non potevo sperare in un esordio migliore – commenta Davide Macrì, che contro la Virtus Verona ha disputato la sua prima partita fra i professionisti – è vero che era Coppa ma era pur sempre una gara ufficiale e per di più in un ruolo che non ricoprivo da tanto tempo».
Causa l’infortunio di capitan Gaiola, Miramari l’ha infatti schierato a centrocampo: «Avevo giocato mezzala solo quando avevo 16-17 anni, poi ho sempre giocato attaccante esterno o trequartista, tuttavia, non ho avuto problemi. D’altra parte, sono rimasto per dare una mano e quindi ho sempre detto al tecnico di essere disponibile a occupare qualsiasi posizione in cui ci fosse bisogno: tecnicamente penso di non avere difficoltà».
Pur giocando più arretrato, Macrì è riuscito a segnare (su rigore da lui stesso guadagnato) il rigore dell’1-3, dopo aver sfiorato il gol in un altro paio di circostanze. Il Forlì, infatti, ha costruito tanto, raccogliendo però meno di quanto seminato, tant’è che uno degli appunti di Miramari ai suoi a fine partita è stato un eccesso di leziosità sotto porta: «E’ l’unica nota negativa: avessimo segnato altre due reti non avremmo rubato nulla. Ho avuto due opportunità io, altrettante Petrelli, una Scorza. Abbiamo sprecato troppo, in campionato non possiamo permettercelo, anche perché se inizi a sbagliare, magari poi prendi gol e subentra pure l’ansia di non riuscire a segnare: quando ne hai la possibilità, devi sempre far male».
Al di là degli errori in fase di finalizzazione, contro la Virtus Verona il Forlì ha disputato una grande partita: «Battere una squadra che da anni si salva senza problemi in Serie C, è una bella iniezione di fiducia. Per gioco, qualità, intensità è stata un’ottima prestazione, e ci fa ben sperare in vista dell’esordio in campionato».
Venerdì il Forlì affronterà una delle favorite del girone: l’Arezzo. «E’ davvero forte ma noi non ci snatureremo. Miramari ci ha sempre detto di guardare in casa nostra: se diamo il massimo e crediamo nelle nostre potenzialità, possiamo farcela. Poi, se i nostri avversari si riveleranno più forti, ci rimboccheremo le maniche e vedremo di rifarci nel derby con il Ravenna».
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