Il Forlì sta bene, il Pineto pure: 7 punti in tre partite per i Galletti, appena uno in meno per gli abruzzesi, reduci però da due roboanti vittorie (doppio 3-0) su Perugia e Livorno. Sfida interessante, quindi, quella di questa sera al Morgagni, con i biancorossi intenzionati a confermarsi ai piani alti della classifica e la squadra di Tisci che, dopo aver violato i campi di Guidonia e Campobasso, proverà a ripetersi.
Il Forlì ha una grande occasione per allungare la striscia positiva
A viso aperto
Il tecnico biancorosso Miramari sintetizza così il match delle 20.30: «Affronteremo una formazione in salute, in fiducia e con grande entusiasmo, che se la giocherà a viso aperto – le parole del tecnico del Forlì – non sarà, forse, una partita con mille transizioni, ma sicuramente nemmeno un match dominato dal tatticismo».
Anche perché gli abruzzesi, sin qui, sono stati protagonisti di avvii brucianti, tant’è che sono gli unici, in tutto il girone, ad aver realizzato ben 4 gol (su 15 totali) nei primi 5’ di gioco, score che sale a 7 se si considera la prima mezz’ora. «Anche noi, nella passata stagione, segnavamo spesso nei primi minuti e ci avevano etichettato come quelli che andavano in rete subito. Quest’anno, invece, lo facciamo alla fine, ma siamo sempre gli stessi, tant’è che potremmo benissimo tornare alle vecchie abitudini. Per quanto mi riguarda, quindi, si tratta di semplice casualità: un campionato è fatto di episodi, in base ai quali la palla può entrare in rete dopo un minuto o dopo 80».
L’argomento, insomma, non appassiona il tecnico: «Tanto noi quanto il Pineto siamo due squadre che non speculano, anzi, giocano allo stesso modo dall’inizio alla fine e questo determina una distribuzione casuale dei gol nel corso della partita».
Resta il fatto che la formazione di Tisci, specie negli ultimi due incontri, ha messo in mostra un notevole potenziale offensivo: «Sì, ma non è che parliamo di una squadra che ha realizzato 50 reti e ha il miglior attacco dell’intera Serie C. Il Pineto ha vinto 3-0 con Perugia e Livorno perché, evidentemente, è stato capace di offrire due buone prestazioni e trasformare in gol le occasioni create. Al riguardo, quindi, non ho particolari preoccupazioni».
Nemmeno l’assenza di Menarini, squalificato per somma di ammonizioni, impensierisce Miramari, malgrado sia la prima volta, in questa stagione, che deve rinunciare al suo metronomo: «Ogni volta che manca qualcuno dispiace, tuttavia, fa parte del gioco. Abbiamo una rosa completa, con giocatori importanti che avranno l’occasione di dimostrare che avrebbero meritato più spazio».
In campo, comunque, scenderà chi dà più garanzie, mentre è probabile un deciso turn-over martedì, nel match di Coppa contro l’Arzignano. «Ormai ci siamo abituati a un calendario che propone turni infrasettimanali. Ci gestiremo come al solito».
Dopo aver espugnato Sassari, il Forlì è stato da molti indicato come la rivelazione del Girone B: «Fa piacere, ma sono i fatti a dirlo. Nel calcio contano i punti e quelli indicano che, da neopromossa, stiamo facendo un buon percorso. Sono convinto che se, a parità di prestazioni, ne avessimo solo 8, i giudizi sarebbero diversi. Noi, tuttavia, siamo sempre stati sereni, a prescindere dai risultati, visto che, sino ad ora, abbiamo sbagliato giusto un tempo, il primo contro il Rimini: quando c’è la prestazione, il resto viene di conseguenza, è in caso contrario che bisogna preoccuparsi».