Il Forlì gioca in netto anticipo e salda gli stipendi

Come anticipato dal dg Matteo Mariani, il Forlì ha iniziato a saldare (ed entro oggi le salderà tutte) le spettanze a giocatori e staff, ottemperando in tempo alle scadenze economiche che gli permetteranno in questo modo di beneficiare del dimezzamento della fideiussione per l’iscrizione al campionato di Serie C, da 700mila a 350mila euro. La notizia, oltre che a certificare la solidità societaria, racconta che l’iter, burocratico amministrativo verso il prossimo campionato è già iniziato. Anche perché la società del presidente Cappelli è impegnata su più fronti per adeguare non solo lo stadio ma anche l’organigramma alla nuova categoria. Intanto l’assemblea dei soci ha ratificato il ritorno alla forma giuridica ForlìSrl, la stessa che era stata adottata nel biennio 2015-2017 della precedente esperienza fra i professionisti rispetto all’attuale F.C. Forlì Società Sportiva Dilettantistica arl. Di pari passo procede anche la ristrutturazione societaria che ha come fine quello di implementare la componente organizzativa con due importanti figure di riferimento attualmente non contemplate nello schema organizzativo.
In ambito sportivo cruciale la figura del Team Manager sul versante più espressamente finanziario non meno importante quella del responsabile marketing.
La partecipazione al consiglio comunale di due giorni fa (assente solo Elia Petrelli già in vacanza) ha ribadito come l’amministrazione del sindaco Zattini sia impegnata al restyling dello stadio Morgagni con il miglioramento dell’impianto di illuminazione, la numerazione dei seggiolini in tribuna, realizzazione parcheggi e ingressi per i tifosi ospiti, installazione telecamere sia all’interno che fuori dallo stadio, ampliamento della tribuna stampa e drenaggio del manto erboso con ristrutturazione dell’impianto fognario. Il Forlì come società dovrà invece richiedere alla Figc la deroga per l’utilizzo del Morgagni anche in presenza del Velodromo intitolato a Glauco Servadei, che ruota intorno al campo. Una condizione che riguarda altre squadre, come il Carpi e che nel recente passato ha interessato anche Fiorenzuola e Pordenone.
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