Una sconfitta che brucia non solo perché interrompe la serie positiva di cinque partite consecutive ma alla luce di come si è sviluppata la sfida del Moccagatta rispetto al fatturato prodotto dalle due squadre, in particolare da parte del Forlì.
Alessandro Miramari ha il volto corrucciato e l’espressione atona anche se i concetti espressi sono intrisi da un forte risentimento e la sofferenza con cui ha vissuto lo svolgersi dell’incontro.
«Fatico a commentare una sconfitta ampiamente immeritata con episodi controversi ai danni della Cenerentola Forlì - rivendica con orgoglio il mister dei Galletti. Non credo sia stata una partita corretta».
Nel mirino dell’allenatore i cinque minuti di recupero nel finale dell’incontro, troppo pochi rispetto a quelli che dovevano essere realmente assegnati. «Perché il recupero doveva essere apocalittico - sentenzia Miramari senza troppi giri di parole - per una serie di motivi: sono stati chiamati al Fvs, sono state effettuate sostituzioni da entrambe le parti infine hanno concesso al loro portiere Mangiapoco di perdere tempo senza dire niente».
Ma anche sulla gestione generale dell’incontro Miramari non appare troppo convinto. «L’arbitraggio ha condizionato in maniera importante la partita, ci hanno annullato un gol, revocato un rigore».
Per finire con l’espulsione di Manetti per somma di ammonizioni sanzionata con una certa fretta dal direttore di gara. «Infatti non è che per i falli di gioco abbia ammonito tutte le volte» è l’opinione del mister in tal senso.
Ma anche la squadra non è esente dalle critiche dell’allenatore che evidenzia alcune mancanze specifiche nell’interpretazione della partita. «La squadra poteva fare meglio senz’altro - aggiunge Miramari - sia in fase di possesso che essere più incisiva in fase di realizzazione. Abbiamo subìto gol al primo tiro in porta e questo mi amareggia molto inoltre ho seri dubbi sul fatto che non fosse in fuorigioco».
Adesso si riparte, con l’anticipo di venerdì in programma venerdì alle ore 20.30 al Tullo Morgagni contro il Campobasso. «Spero che si possa tornare a giocare una partita regolare», è l’ultima tagliente battuta di Miramari prima di congedarsi.