Fine anno, tempo di bilanci e di programmi per il futuro. Il centrocampista biancorosso Carlo De Risio, al riguardo, ha le idee chiare: ripartire da quanto di buono il Forlì ha mostrato nella prima parte di campionato, eliminando passaggi a vuoto e pause, così da regalarsi una salvezza tranquilla, e poi chi lo sa: «Abbiamo disputato un buon girone d’andata, peccato solo perché con una maggior attenzione in alcuni frangenti avremmo potuto avere qualche punto in più».
Proprio per questo, è importante migliorare sotto il profilo della continuità. «Quando riusciamo a fare la nostra gara e mantenere alta la concentrazione, siamo una squadra solida che se la gioca con tutti. Nel momento, invece, in cui ciò viene meno, fatichiamo».
Si è visto soprattutto nell’ultimo scorcio d’andata, come testimoniano i 17 gol subiti in 7 partite, in netta inversione di tendenza rispetto ad inizio stagione, quando i Galletti potevano vantare una delle difese meno battute del girone. «Se sommiamo le 3 reti prese ad Ascoli alle 4 di Perugia, i conti sono presto fatti, purtroppo, nel calcio può capitare che vai sotto 2-0, esci dal match, e poi chiudi con un passivo pesante. Dobbiamo ritrovare lo spirito delle prime partite e lavorare per acquisire quella solidità che sin qui ci ha fatto difetto».
Tanto più che nel ritorno si annuncia un campionato ancora più duro. «La seconda parte di stagione è sempre un po’ diversa dalla prima: avvicinandosi il traguardo, i punti pesano, le squadre che lottano per non retrocedere si rinforzano, così ti toccano ogni domenica sfide complicate, a prescindere da chi affronti».
Con 24 punti al giro di boa, al Forlì dovrebbero bastarne una ventina per essere tranquillo: «Difficile stabilire quale sarà la soglia esatta. Molto dipende da chi insegue. Noi, comunque, dobbiamo affrontare una gara alla volta, come se fosse quella della vita, a partire già da sabato, contro l’Arezzo, anche se sarà difficilissima».
Intanto, questa è stata una settimana di addii in casa biancorossa: «Col mercato in corso, è sempre un periodo particolare, tuttavia, non sono questi i problemi. L’importante è mantenere la spina attaccata. Ho sempre cercato di dare il massimo, sia che dovessi andare via sia che restassi. In ogni modo, non credo ci sia un profilo in grado di permetterci il salto di qualità, semplicemente siamo una squadra giovane e, in quanto tale, commettiamo errori di gioventù ma è proprio sbagliando che s’impara. Sta a noi ‘grandi’ dare una mano per uscire insieme dai momenti complicati».
Ad iniziare da Di Risio, vista la lunga militanza in Serie C: «Sono riuscito a trovare continuità e condizione».