Trentasei gare e 349 giorni dopo, sulla ruota del Forlì è uscito di nuovo il pareggio. L’ultimo, prima dell’1-1 di sabato con la Ternana, risaliva al 27 ottobre 2024, in occasione di Progresso-Forlì 0-0. D’altra parte, sotto la gestione Miramari, il segno “x” è merce rara.
Forlì, 29 vittorie e 7 ko tra il pari col Progresso e quello con la Ternana

Quattro pareggi... e mezzo
Se quello di sabato, alla 10a partita ufficiale (9 di campionato più una di Coppa Italia Serie C), è il primo fra i professionisti, nella passata stagione, in 37 incontri (34 di campionato, 2 di Poule Scudetto e uno di Coppa Italia Serie D), se ne erano contati, in tutto, appena 3 e... mezzo. Dove il “mezzo” è lo 0-0 in Coppa a Ravenna, poi partita persa ai rigori, e i tre quelli con il Progresso, appunto, e, in precedenza, lo 0-0 casalingo al debutto contro la Sammaurese, l’8 settembre 2024, e l’1-1 contro il Lentigione, sempre al Morgagni, il 23 ottobre 2024. Per il resto, i Galletti hanno sempre vinto, tanto, o perso, poco.
Dopo 29 vittorie e 7 sconfitte
In Serie D, allo 0-0 di Castelmaggiore, sono seguiti, infatti, ben 24 successi, di cui 23 in campionato più quello nella Poule scudetto contro la Sambenedettese (3-1 al Morgagni) e 3 sole sconfitte, l’inopinato passo falso casalingo contro lo Zenith Prato del 19 gennaio (2-3), l’ininfluente 2-4 subito ancora al Morgagni contro l’Imolese all’ultima giornata, quella della festa per il titolo, e il 3-1 di Livorno in Poule scudetto, con l’eliminazione, indolore, dalla competizione. Prima di sabato, in Serie C il Forlì non aveva avuto mezze misure, con 5 successi, compreso quello di Coppa, e 4 sconfitte. Tra il pareggio di sabato e il precedente, ci sono quindi state 29 vittorie e 7 sconfitte.
Il cammino tra i professionisti
Si è partiti con il 2-3 in Coppa in casa della Virtus Verona e poi si è continuato sulle montagne russe: dopo l’1-0 patito all’esordio ad Arezzo, i biancorossi hanno superato in serie Ravenna (1-0) e Sambenedettese (1-2), per poi perdere sia in casa con il Gubbio (0-1) che a Rimini (1-0), tornare al successo contro la Vis Pesaro (3-1), venire beffati al 95’ a Pontedera (2-1) e battere il Guidonia (1-0).
La fame di vincere
D’altra parte, il tecnico Miramari punta sempre ai 3 punti, mettendo in conto il rischio di restare a mani vuote. In Serie D aveva soprattutto vinto: 27 volte in 34 partite di campionato più il match d’esordio della poule scudetto con la Sambenedettese, per un totale di 28 successi, 3 pareggi e 5 sconfitte (6 considerando quella ai rigori in Coppa di Ravenna, dopo lo 0-0 al 90’). Se si prendono in esame anche i risultati di questa stagione, sotto la sua guida, in 47 gare ufficiali, il Forlì ha raccolto, complessivamente, 33 successi, 4 pareggi e 10 sconfitte. Una gestione decisamente in attivo. Certo, molto contribuiscono i numeri da record in Serie D, probabilmente irripetibili, ma anche quest’anno il bilancio resta soddisfacente, con la squadra che naviga in zona play-off. Con un po’ di attenzione in più e qualche episodio a favore, i Galletti sarebbero persino più in alto. Non a caso il tecnico si ritiene in credito, specialmente dopo la vittoria sfumata contro la Ternana per la rete di Ferrante viziata, a suo dire, da un fallo su Elia. Come recita il proverbio, a volte è “meglio piuttosto che niente”.
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