Calcio D, Tafa: “Forlì, una sconfitta non può mica rovinare tutto”

Assolto. Se non con formula piena, almeno scagionato dai principali capi di accusa. Ovvero, essersi fatto sovrastare dal Corticella undici contro undici e imbrigliare per il tempo abbondante giocato in superiorità numerica. Il difensore centrale biancorosso Shaqir Tafa, infatti, nonostante il pesante 1-3 di domenica scorsa, non se la sente di gettare la croce sul suo Forlì: «Forse da fuori, in partenza, è sembrato che gli avversari ci schiacciassero - argomenta - in realtà, in campo non è stato così: è vero che all’inizio siamo stati bassi e abbiamo faticato a uscire, tuttavia a parte sfondare un paio di volte sugli esterni e trovare il gol, il Corticella non ha creato particolari pericoli».
Eppure dagli spalti l’impressione è stata quella di una squadra lenta, impacciata e con poche idee. Insomma, il peggior Forlì della gestione Antonioli. «A mio avviso questo è un giudizio dettato soprattutto dal risultato finale. Abbiamo preparato la gara in modo corretto, siamo entrati con lo spirito giusto, purtroppo il match è stato condizionato dagli episodi. Per la prima volta ci siamo trovati in svantaggio e forse non abbiamo reagito a dovere, tuttavia abbiamo avuto le opportunità, purtroppo fra pali, traverse e parate non siamo stati capaci di concretizzare».
Un limite che sta diventando una costante: «Sotto porta dobbiamo migliorare, si tratta di un discorso che non riguarda solo gli attaccanti ma coinvolge tutta la squadra. Anch’io domenica mi sono trovato due volte lì davanti, senza riuscire ad approfittarne. Peccato perché con un gol avremmo riaperto la gara».
Adesso l’importante è fare tesoro degli errori commessi e ripartire di slancio. Anche perché alle porte c’è un doppio impegno da brividi. «A prescindere dalla classifica, quella in casa del Lentigione è una trasferta notoriamente ostica contro un avversario che da un po’ di anni sta facendo bene. Il derby col Ravenna invece per me che sono un ex sarà ancora più sentito, non nascondo l’emozione».
Le due gare diranno molto sul futuro del Forlì: «Siamo ancora tutte lì, una sconfitta non può far dimenticare quanto di buono abbiamo costruito in queste settimane, durante le quali siamo diventati un gruppo: se non hai qualcosa dentro, non vinci tre gare dopo il novantesimo».