Il Forlì ha chiuso il 2025 calcistico afflitto di nuovo dal mal di trasferta.
Al Forlì non piace prendere la valigia e iniziare a viaggiare
Zero punti negli ultimi 4 viaggi
Il pesante 4-0 subìto una settimana fa a Perugia in occasione dell’ultima giornata di andata è, infatti, la quarta sconfitta consecutiva che i Galletti inanellano lontano dal Tullo Morgagni. Un risultato nettamente peggiore anche del precedente 3-0 di Ascoli, non solo per il punteggio ma anche per la prestazione offerta, tanto più considerata la diversa caratura dell’avversario. Contro i marchigiani, terza forza del campionato e con una rosa di primissimo ordine, i Galletti erano almeno riusciti a giocarsela per una buona mezz’ora, prima di essere affossati dal micidiale uno-due di Gori. Anzi in avvio Franzolini aveva addirittura avuto la palla per indirizzare in maniera diversa la sfida. Domenica scorsa, invece, contro un Perugia penultimo in classifica, battuto già nove volte nell’arco della stagione e reduce da tre sconfitta di fila, il Forlì è apparso in difficoltà sin da subito. Sicuramente la sensazione di essere all’ultima spiaggia ha spinto la squadra di Tedesco a disputare la partita della vita, tuttavia i biancorossi l’hanno agevolata in ogni modo: senza grinta né mordente, sono stati perennemente in balia dei Grifoni, infilzati senza pietà nelle ripartenze e incapaci per l’intero match di costruire una sola occasione degna di questo nome, eccetto forse un diagonale di Petrelli a fil di palo sull’1-0.
Filotto negativo preoccupante
Il dato preoccupante è che, riavvolgendo il nastro delle ultime trasferte, il Forlì ha fatto sempre peggio. Contro la Juventus Next Gen, infatti, la sconfitta era stata di misura (1-0) e piena di rimpianti: il palo e la traversa di Petrelli, il rigore, sempre su Petrelli, prima assegnato poi revocato, l’errore di Saporetti in occasione del gol di Felipe. Con la Pianese, il primo tempo da incubo era stato riscattato dalla reazione nel secondo, valsa la parziale rimonta dal 3-0 al 3-2. Ad Ascoli e, soprattutto, Perugia, invece, c’è davvero poco da salvare. In trasferta, il bilancio della squadra di Miramari è, quindi, deficitario, con ben sette sconfitte (alle ultime quattro, vanno sommate quelle per 1-0 di Arezzo e Rimini, poi escluso dal campionato, e il 2-1 di Pontedera) e appena tre vittorie (l’1-2 in rimonta contro la Sambenedettese, lo 0-2 con la Torres e il pirotecnico 2-3 di Livorno), senza nemmeno un pareggio.
Ma la classifica è uno splendore
Se la squadra allenata da Miramari ha chiuso comunque il girone d’andata all’8° posto, piazzamento che vale i play-off, lo deve quindi al rendimento casalingo, dove ha conquistato 15 punti, ovvero quasi i due terzi dei 24 con cui è giunta al giro di boa. Al Tullo Morgagni, infatti, i Galletti sono stati battuti solo da Gubbio (0-1) e Campobasso (2-3), mentre negli altri sette incontri hanno raccolto tre pareggi, tutti 1-1, contro Ternana, Pineto e Bra, e 4 vittorie, su Ravenna (1-0), Vis Pesaro (3-1), Guidonia (1-0) e Carpi (4-2). Per il tecnico Alessandro Miramari si tratta di mera casualità, visto che imposta tutte le partite allo stesso modo, a prescindere da dove si giochi.
Si ripartirà dall’Arezzo
I numeri, tuttavia, dicono altro e fanno sperare che affrontare la corazzata Arezzo, seconda in classifica, al Morgagni, aiuti i biancorossi a riscattare subito il passo falso di Perugia e iniziare così col piede giusto un girone di ritorno che la settimana successiva proporrà il derby contro il Ravenna campione d’inverno.
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