A Forlì il leader è Sbardella, il difensore con due lauree: “Scopro mondi che mi appassionano”

Parlare con Luca Sbardella è come snocciolare l’alfabeto della Serie D. Il difensore del Forlì può infatti essere considerato uno dei massimi esperti del campionato di quarta serie avendo disputato partite in ben 5 gironi (dal C al G in ordine alfabetico) per un totale di 315 incontri. Eppure, prima di quest’anno Sbardella aveva vinto il campionato solo un’altra volta, giocando l’unica volta in Serie C con il Campobasso mentre nella passata stagione era arrivato al secondo posto con la maglia della Sambenedettese nel girone F. Alla corte di Miramari il difensore romano si è rivelato anche come uno dei punti di riferimento all’interno dello spogliatoio dei Galletti: «È il mio modo di essere - racconta Sbardella - un aspetto caratteriale che mi contraddistingue. Non sono uno che sta isolato o pensa solo ai fatti propri, cerco di rendermi utile agli altri cercando di aiutare, spronare, incoraggiare perché fa parte della mia personalità. Poi se questo ruolo è stato importante non sono io che devo dirlo ma altri che devono apprezzarlo, certamente questa unità di intenti è stata un prezioso valore aggiunto».

Nel cammino del Forlì, Luca Sbardella con 31 presenze si è posto in evidenza per sicurezza, impegno e determinazione: «Un giudizio sul girone vinto con il Forlì? Molto competitivo per la presenza di squadre forti e blasonate. Abbiamo compiuto un’impresa e noi avendola vissuta da dentro sappiamo quali e quante difficoltà abbiamo superato».

Un gemello e due lauree

Luca ha un fratello gemello, Simone, che come lui gioca a calcio, occupa la stessa posizione di difensore centrale e ha militato in questa stagione in Serie D, nell’Avezzano nel Girone F: «Non abbiamo mai giocato insieme e questo è un piccolo dispiacere».

E ancora, nell’universo di Sbardella anche due lauree in Scienze Motorie e della Nutrizione Umana: «Un domani ma non so quando mi piacerebbe con questi titoli trovare spazio del mondo del calcio. Ho unito la professione di calciatore allo studio di due mondi che mi appassionano molto».

Del futuro ancora non sa e non vuole parlare. Essendo stato una colonna della retroguardia la conferma appare scontata: «A Forlì mi sono trovato molto bene e tutti insieme abbiamo ottenuto un grande risultato. Il progetto mi piace e mi sono sentito importante per questo dico che mi piacerebbe continuare ma ancora non ci sono stati incontri. Certamente ne parleremo presto».

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